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Room 108

11-05-2010

TOURDEFORCE

"Colours In Life"

Cover TOURDEFORCE

(Breakdown Records/Masterpiece)

Time: (59:51)

Rating : 7.5

Sono passati più di due anni da quando abbiamo parlato in termini positivi di "Omnes Feriunt, Ultima Necat", full-lenght autoprodotto dei bergamaschi TourdeForce (ma risale alla fine del 2009 l'uscita in free download "We're NOT Underground", pubblicata dalla netlabel Inv3rno), ed oggi ritroviamo con un nuovo album ed un contratto con la torinese Breakdown Records una band che dallo status di duo è passata a quello di trio: salutato definitivamente il cantante Eric Raven (andato a formare i suoi ottimi Blume), Christian Ryder si vede oggi affiancato dalla nuova singer Roby Bergamini e dal chitarrista Max Raiden, anche se gli assetti paiono essersi stabilizzati solo durante il completamento dell'opera in esame... Ne è la prova il fatto che Eric sia ancora protagonista alla voce in cinque dei 14 brani inclusi, e che pertanto l'ingresso di Roby sia avvenuto in corso d'opera, con tutto quel che ne consegue. Dei TourdeForce che già conoscevamo è rimasto quel delizioso retrogusto 80s, ma un cambio di voce così drastico non poteva non portare con sé influenze musicali più ampie, e così la dinamica opener "I Am The Phoenix" finisce per profumare tanto di 80s quanto di venature indie-pop nel suo essere melodica ed 'easy'. Soffermandosi sui brani cantati da Eric, è doveroso rilevare come siano quelli più ancorati agli 80s: se con "Modern Affair" funziona tutto, complice una chitarra ben integrata, ancor meglio fa la melodica ed elegante "Masterplan", la cui costruzione impeccabile parla chiaro; non da meno "Stagioni", ben eseguita in italiano e memore di certi Cure nella suadente passionalità emanata. Splendida, poi, "Dancing Days", ritmata e fresca come solo il pop anni '80 più danceable sapeva essere. Chiudendo per un attimo la parentesi relativa a quello che comunque è già il passato, è doveroso analizzare l'apporto della capace Roby: la nuova cantante si mostra perfettamente a suo agio in "Love Hideout", elegante episodio che permette ai Nostri di andare oltre il synthpop di matrice 80s, laddove invece la magica decade viene evocata con forza e sensualità nella trascinante "What You Wanna Do With Your Life". Le influenze si espandono grazie alla vocalità della nuova entrata, arrivando a lambire lidi house con raffinatezza ed ironia nell'eclettica "We're NOT Underground", per poi tornare ancora una volta verso gli 80s con le strutture leggere di "Psychoanalysis For The Masses". La frontwoman si dimostra abile anche nella suadentemente eighties-style "Grey Is Not Enough" e nella melodica, dolce e sognante "Breathe With Me"; tornando per un attimo al contributo di Eric, risulta meno in linea con l'economia dell'album la pompata "Interrupted Boys", più orientata verso il future-pop ed isolata dal contesto globale, mentre la title-track, in cui Roby torna protagonista, svela influenze esotiche e a tratti quasi prog nella sua ampia porzione strumentale, prima che una "Consensi" non segnalata nella tracklist chiuda l'opera a base di electropop estremamente easy-listening, per una sorta di divertissement/sfogo condito a dovere dalla grande ironia presente nei cantati di Christian, che qui si ritaglia anche uno spazio vocale. Ironia che pervade anche l'ottimo booklet della bella confezione digipak, tra frecciatine alle abusatissime maschere antigas e definizioni fantasiose e simpatiche come 'Bèrghem pop' (grandi!). Senza dubbio ci troviamo di fronte ad una band in evoluzione: verosimilmente solo con la prossima prova gli assetti si cementeranno in maniera più netta, allorquando l'integrazione di Roby nel ruolo di cantante andrà a coincidere con un songwriting più mirato e calibrato sulle sue corde. Nonostante ciò il nuovo album, che si rivela sufficientemente completo, maturo e forte di una buona produzione in grado di esaltare il piglio 80s dei brani, funziona a dovere: la scena italiana trova nei TourdeForce un nuovo motivo d'orgoglio, specie in un ambito dove troppi scadono nel revivalismo fine a sé stesso.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/tourdeforce1

http://www.myspace.com/breakdownrecordslabel