11-01-2010
BLUE VELVET
"Rotation"
(Breakdown Records)
Time: (54:47)
Rating : 7
La giovane etichetta torinese Breakdown Records, nei suoi lodevoli sforzi per emergere dal panorama delle label specializzate, tiene gli occhi ben aperti sulla scena nazionale senza scordarsi di quanto di buono ha da offrire la propria città di appartenenza. Dopo il debutto dei Sell System, infatti, tocca ora alla seconda release dei Blue Velvet, anch'essi torinesi e già noti al pubblico per l'esordio autoprodotto e distribuito dalla Koldfinger "The Third". "Rotation" non è però il vero e proprio follow-up (al quale il quartetto sta lavorando), bensì una versione remixata del succitato debut, evidentemente rivisto e corretto dalla band stessa per il mercato odierno, ora che un'entità discografica più solida può offrire all'opera maggiori sbocchi verso i media. Le influenze principali del sound dei Nostri restano quindi sostanzialmente quelle del 2006 (anno di uscita di "The Third"): Nine Inch Nails, Ministry, Skinny Puppy e compagnia bella (la lista che la band fornisce è più lunga e variegata), per un suono che spesso e volentieri recupera i dettami dell'EBM targata anni '90. Cambiano i titoli ed in parte il suono, ma ovviamente non la sostanza: ai Blue Velvet piace creare groove 'acidi' dal beat danceable con corredo di vocals mostruosamente effettate ed abrasioni industriali, come nel caso delle varie "Without Soul", "0003-Right" e "Destination", laddove momenti come l'energica "Don't Fuck", la più avvolgente "0003-Left" e la possente ed incisiva "I Wanna Be Like God" (il migliore episodio dell'intero lotto) richiamano più marcatamente l'EBM degli anni '90 ed i suoi migliori esponenti. Bene anche quando i Nostri lavorano di fino, come dimostrano tanto la nervosa ed abrasiva "Gods Are Created With A Meter" quanto la serpeggiante, sinistra e piacevolmente ruvida "T.G.S."; si chiude col passionale piano di "My Sad Happiness", fra synth leggeri e campionamenti vari. In attesa di un secondo album che si spera possa proiettare i Nostri in quel piccolo firmamento di 'estrosi nostalgici' dell'EBM dei 90s, magari al fianco di act eccellenti quali Terror Punk Syndicate e Mommy Hurt My Head, "Rotation" rappresenterà sia un buon punto di partenza per chi vuole conoscere la musica dei Blue Velvet, sia una buona occasione per riscoprire il debut "The Third" nella sua versione aggiornata, oltretutto ad un prezzo irrisorio che non farà pesare ai cultori dell'oggetto fisico la scelta della spartana confezione CD-single.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/bluevelvetmusic
http://www.myspace.com/breakdownrecordslabel