28-12-2009
SLEEPERCELL
"Sleepercells & Infidels"
(Autoproduzione)
Time: (42:13)
Rating : 7
Tra i mesi di giugno e settembre 2009, fra i misteri legati alla sua identità e le idee sviluppate, SleeperCell autoproduce due full-lenght disponibili nel solo formato digitale che, al di là di tutto, vi invitiamo a testare ascoltando le tracce dei entrambi. Ci occuperemo più avanti delle ombrose atmosfere fitte di droni scuri di "Awaken The Cells"; "Sleepercells & Infidels", prima uscita in ordine di tempo, non si scosta molto dall'album 'cugino' nonostante regni un dub-noise più brioso, armonizzato su piattaforme a volte depresse, altrove più luminose. Nonostante sia chiaro, nessun sole arriva mai ad illuminare il cupo suono del californiano. Pensando alla terra di nascita potrebbe apparire un controsenso, rapportato all'esistenziale oppressione umana nel suo decadere: nemmeno i colori della west-coast possono brillare negli animi di un'umanità disillusa e delusa. Non fu così anche il generarsi del dark-sound dei Christian Death, così manifestamente lontani da beach-music e surfer-punk imperanti nella natia California? La metafora è solo un tenue collegamento artistico: nessun riferimento con il death-rock di Rozz Williams e le chitarre distorte dei Christian Death, qui regna l'elettronica nei suoi byte maledetti e digitali, 'sporcati' dai glitch ritmati come in "Back In Your Hole", abile nell'insinuarsi dentro l'ascoltatore con i suoi downtempos virali, o i serpentiformi intenti breakcore di "The Opposition", tra altalene macabre di synth e percussioni pensate per creare ipnosi noise lente e intimidatorie. Ottime le gamme soniche e digitali di "In The Moment", sempre flou e vaporosa come tutta la musica di SleeperCell finora ascoltata. Questo rimane di nuovo il limite: creare cambi ed accelerazioni darebbe al suo lavoro un mood generale che, così com'è al momento, rischia di risultare a volte amorfo. Senza estremismi ma, come nel caso della title-track, con leggere virate sui confini dell'ambient elaborata e le simmetrie IDM, che forniscono quella variabilità che si traduce nel piacere di 'conquistarsi' il suono globale. Il futuro? Un'incognita che sarà affascinante ritrovare nel tempo.
Nicola Tenani
http://www.myspace.com/sleeper666cell