01-12-2009
SPECTRE
"10 Pezzi Facili"
(Old Europa Cafe)
Time: (56:55)
Rating : 7
Marcello Fraioli, ex-membro degli Ain Soph, sigla il suo secondo lavoro sotto lo pseudonimo Spectre, tre anni dopo l'uscita di "Mantra Voluntatis". I "10 Pezzi Facili", titolo che è forse la citazione di un vecchio film, alternano stili diversi (dall'elettronica al folk, passando per vari sprazzi neoclassici), qualche cover e testi di importanti autori che riassumono il pensiero ironico, colto e cinico dell'autore romano. Tra i momenti più riusciti l'orchestrale messa in musica di un passo della dantesca "Vita Nova", "Datemi Pace", riproposizione di un pezzo degli Ain Soph, datato 1990, con parole tratte da Petrarca, allorché la band capitolina si avvicinava per la prima volta alla forma canzone, ma soprattutto "Breus", un giro di piano e - sembra - clavicembalo, con arrangiamenti di chitarra atto a commentare due strofe su cinque dell'omonimo poemetto di Pascoli, stravolgendone il senso in una sorta di seduzione eroica: un brano strutturato in modo perfetto e che da solo vale il disco. Oltre ad un tentativo meno riuscito di musicare le parole di Goethe nella traccia "Mentre Andavo", il resto dell'album ci consegna una serie di cover la cui bellezza è indiscutibile al di là della rivisitazione di Fraioli: si va dal sound pop-rock di "Magic Shop" di Battiato a "L'Avvelenata" di Guccini, pressoché identica alla versione folk originale, passando per la strumentale "The Persuaders" di John Barry, in cui vengono eliminati i toni sinfonici per dare spazio a quelli acustici. In aggiunta ad un intro e ad un reprise, termina il lavoro la lunghissima suite elettronica "Trance Roma E.S.P." a cui partecipa Corrado Mancini dei Circus Joy: il brano ci conduce nelle zone delle sperimentazioni ritmiche di matrice ambient/kraut già in parte frequentate da Spectre sotto i moniker di Sex Voto e Space Alliance. Il disco è un grande divertissement personale in cui il ribelle chansonnier dà libero sfogo ai propri gusti, azzeccando qualche chicca, riproponendo vecchio materiale, citando a più non posso e allietando l'ascoltatore.
Michele Viali
http://www.myspace.com/spectrae