21-03-2007
DUOZERO
"Esperanto"
(Small Voices/Audioglobe)
Time: (71:56)
Rating : 7.5
Duozero è un progetto italiano nato di recente dall'unione della mente di Fabrizio Tavernelli (già attivo nel duo Ajello e, più in generale, nella scena elettronica nostrana) ed Enrico Marani (conosciuto come uno dei componenti del gruppo electro-sperimentale Le Forbici di Manitù e per le apparizioni nello storico progetto Tomografia Assiale Computerizzata). I due creano in questo "Esperanto" dodici diverse basi elettroniche di varia derivazione: si va dai temi ambientali ("The Rime Of The Ancient Mariner" e "Slap") al suono chillout ("One Single Man", "The Way Life Would Be"), alla grandiosa "September" in vena dub (non a caso riproposta a fine album anche in versione remix, realizzata dall'americano Tim Motzer), per giungere poi a tracce più sperimentali e meno classificabili, ma comunque sempre fortemente incentrate sulla ricerca di temi ritmici innovativi creati dalla fusione di stili preesistenti. Alla parte musicale è stato 'sovrapposto' lo spoken-word di otto voci diverse inserite in altrettanti brani: tra questi interpreti spiccano i nomi di Massimo Zamboni (già chitarrista in CCCP e CSI), che legge il classico poemetto di Coleridge succitato, del regista Gabriele Tesauri (che interpreta con andatura memore di Carmelo Bene "Killer Shark"), dello scrittore Davide Bregola (che narra "L'uomo Precario" rendendo il brano, sia per le parole che per il tono, molto vicino ai titoli degli Offlaga Disco Pax) e del musicista Marc Girard (che dà una vitalità francofona allo strano tribalismo di "Prana"), mentre in "Il Cerchio" la musica si fa quasi da parte per lasciare la scena all'interpretazione dell'attore Marco Valerio Amico. Da quanto detto diventa chiaro il significato del titolo "Esperanto": la lingua creata dalla fusione di più lingue diverse diventa in Duozero l'album creato con l'uso di voci e di interpretazioni diverse e, direi anche, di musiche elettroniche distanti tra loro e riavvicinate per l'occasione. Un progetto che esprime grande raffinatezza e da cui emerge una profonda conoscenza della musica elettronica e della scena ad essa correlata, il tutto arricchito dalle interpretazioni degli ospiti. Risultato eccellente.
Michele Viali