22-09-2009
SHIRAYAS DREAM
"Magic Carpet Nights"
(Autoproduzione)
Time: (52:46)
Rating : 7
Lo split di Anna Aliena dal progetto Fairy's Garden, complice l'incontro col polistrumentista - dalle spiccate capacità compositive - Oliver Höhne, si traduce nella nascita di questo combo berlinese. Per la prima volta su pagine italiane, convinti che il futuro li vedrà tra gli act più interessanti dalle lande germaniche, vi proponiamo il primo dei due album che nel 2008 hanno concretizzato l'alchimia conseguente l'incontro di cui sopra. Poteva essere un doppio album, ma la scelta di produrre invece due lavori distinti è vincente: il motivo principale è la volontà di non inflazionarsi troppo e stimolare invece l'ascoltatore a cercare due lavori tra loro diversificati. La voce di Anna è tipicamente mezzosopranile, portata su accenti che guardano l'alto con stile raffinatamente francese piuttosto che su registri tendenti verso le note basse, prerogativa maggiormente teutonica. È sicuramente un'arma a doppio taglio, perchè l'uso di una vocalità simile in ambiti non propriamente gotico-eterei (dagli accenti drammatici dei Dark Sanctuary al gothic metal classico) è di difficile impiego nel genere che gli ShirayasDream propongono; tenendo ben presente che siamo di fronte al loro debutto, i risultati sono positivi. Fin dall'opener "Magic Carpet Ride" è indiscussa l'ingente quantità di soluzioni musicali che Oliver può ideare, e sul giro di basso che guida l'arrangiamento, tra i lievi cambi ed inserimenti strumentali, si inserisce la voce di lady Aliena. È però emblematico, come pure "Queen Of The Night", che nonostante le due individualità siano di ottima classe, l'omogeneità suono-voce risulti forzata. Ma cercando tra le dodici tracce vari spunti stimolano l'ascolto con diverse soluzioni occhieggianti all'oriente, come nel caso di "Dark Angels" (le note liriche sembrano create appositamente per la danza di un'ideale odalisca) o l'evanescente "Sail Away", con quel carattere lontano di eleganza liberty in piena epopea Vaudeville di fine '700 francese. La versatilità del duo rende all'ascolto una gamma che nel complesso ricorda molto i primi lavori dei Bel Canto, mai eccessivamente 'dark', sebbene il tribalismo elettronico di "Chastity" o di "Garden Of Decay" siano oscuri e 'sporchi' di inquietudini esistenziali e surreali. Piuttosto un goth etereo, a volte chillout nei bagliori etnici che l'ascolto incontra. Oliver ed Anna intendono far incontrare con il loro lavoro varie scuole 'nutrendole' e contaminandole, ed anche se a volte il risultato non è perfetto, come nel caso di "Passage To Eden" (forzata e priva delle precedenti alchimie), la bellezza estetica risulta esaltata nel potere evocativo e teatrale di "Last Days Of Paradise", una lunga e struggente risalita dagli abissi verso la luce come sempre lo sguardo incontra tra le parti più alte delle volte nelle cattedrali. In ciò il canto impostato è fondamentale: il colore della voce vince nel partire da toni e timbri luttuosi, seguendo un cammino che porta la cantante ad ispirare piccoli percorsi mistici. È il primo lavoro firmato dal combo berlinese che ospitiamo: convinti di avervi predisposti ad approfondirne la conoscenza, nell'attesa di ritrovarli con la seconda opera, iniziate insieme a noi un percorso comune con gli ShirayasDream.
Nicola Tenani
http://www.myspace.com/shirayasdream