28-07-2009
SATANISMO CALIBRO 9
"Supernova"
(Old Europa Cafe)
Time: (70:22)
Rating : 6.5
Nasce in tempi recenti dalla mente dell'oscuro Doktor Pery questo progetto italiano, che sembra celare nel proprio nome un riferimento alla bella pellicola noir che fu di Fernando Di Leo. Giunto alla terza produzione, Satanismo Calibro 9 riesce a godere delle attenzioni di una grande label indipendente come la Old Europa Cafe e al tempo stesso si allarga alle dimensioni di una vera band, tanti sono i nomi che hanno preso parte a "Supernova". I nove brani si dividono tra ritmiche possenti immerse in un noise abrasivo e torbido (soprattutto in "Prequel" e "Corrosione"), oscuri suoni ambientali estrapolati da rumori disturbanti alla cui base rimane sempre un'anima percussiva ("Monroe Transfer", "Supernova" e "The Well") e pezzi più vicini ad una ferrosa power-electro ("Inquietudine" e "Propaganda Satanica 2"), memore della lezione dei grandi autori degli anni '80. Tutto il disco è pervaso di sonorità analogiche e di un grande lavoro svolto sulle voci, che assumono un ruolo di primo piano, ridotte e rivisitate fino quasi a renderle una fonte di rumore alternativa. La matrice black industrial è chiara sin dai titoli, e diventa più evidente quando ci si immerge nelle atmosfere cupe e sporche delle singole tracce. In molte occasioni sembra di essere dinnanzi ad un brano di Brighter Death Now, degli MZ.412 del periodo di mezzo o di Folkstorm, ma rivisti con un tocco 'naif' di caotica approssimazione nelle rifiniture e con sarcastica ironia (si pensi a titoli come "Propaganda Satanica 2"). L'eccessiva durata dell'album non facilita l'ascoltatore a districarsi nel mare sterminato di suoni: la carne al fuoco è tanta, forse troppa, ma è innegabile il fascino di alcune soluzioni, su tutte l'avvio rumoroso e frastornante di "Incubi Pt.1", che si evolve poi in un ordinato coacervo ritmico, o anche l'ossessiva percussività di "Corrosione": pezzi non esenti da certa marzialità. Bella la confezione in digipak e ottima la resa audio del formato CDr, prodotto, come al solito, con alta perizia professionale in un'edizione di sole 167 unità, diabolicamente numerate dalla 500 alla 666.
Michele Viali