Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

15-04-2009

SUBINTERIOR

"Mesmerize"

Cover SUBINTERIOR

(Afe Records)

Time: (46:03)

Rating : 6.5

Torna a farsi sentire il giovane progetto di Andrea Freschi, ancora una volta prodotto dalla mano esperta di Andrea Marutti della Afe Records ed arricchito da un bell'artwork fuori formato curato da Mauro Berchi. Le affinità con le lande più oscure si sentono già dal titolo, che cita la curiosa pratica curativa di Mesmer, per esplodere poi nelle cinque lunghe tracce del disco. Partendo da field recordings e campioni di chitarra opportunamente lavorati tramite software, Andrea struttura un lavoro dark ambient legato da una parte ai classici del genere, dall'altra ad una ristretta cerchia italica nata in tempi recenti e capitanata da nomi come Selaxon Lutberg o lo stesso Marutti. Le atmosfere generate riescono a volte a colpire nel segno: un pezzo come "The Dominant Color" ti fa sentire intrappolato in un tubo da cui filtrano rumori e voci luciferine, il drone monocorde che taglia buona parte di "Instant Forever" trasmette il folle gelo dell'ossessione. Per contro altri passaggi risultano meno comunicativi, seppur eseguiti secondo i canoni stilistici più oscuri, divisi tra drones tenui e rumori di sottofondo che scadono nel riflessivo. Solo la chiusa finale di "Mesmerize" riesce ad imporsi come potenziale colonna sonora per un film horror, grazie ai tetri passaggi che ne segnano i minuti di avvio. Di base l'album non aggiunge nulla al gran filone dark ambient, ma ne va solo a ripercorrere alcune tematiche ed alcune modalità esecutive. Non mancano però quei momenti incisivi che, pur non innovando, rendono il lavoro valido almeno per chi segue il genere in questione. Solo 150 le copie prodotte.

Michele Viali

 

http://www.subinterior.tk/

http://www.aferecords.com/