12-01-2009
RED PAINTED RED
"Preach EP"
(Autoproduzione)
Time: (16:17)
Rating : 8.5
Ad inizio ottobre del 2007 vi dicevamo da queste stesse pagine che il duo Red Painted Red, almeno a livello artistico, avrebbe potuto colmare il vuoto lasciato dai Portishead... Usciva all'epoca il primo di una trilogia di EP per Simon Carroll ed Yvonne Neve, e nascevano così, a sette anni dall'ultimo parto discografico dei disciolti Mantra (trio di cui gli artisti in questione facevano parte), i Red Painted Red. Oggi giungiamo all'attesa seconda parte di una trilogia che si concluderà in primavera (l'ultima parte includerà un box per contenere anche le altre due), rappresentata dall'EP "Preach": altri quattro brani, come per il primo EP "Pathway", di nuovo abbondantemente sotto i 20 minuti. È passato poco più di un anno, e nel frattempo quei Portishead cui facevamo riferimento all'epoca sono tornati in pista con un disco, "Third", che non ha convinto proprio tutti, mentre i Red Painted Red hanno affinato la propria arte per cesellare queste quattro nuove gemme, che superano i notevolissimi risultati già raggiunti col primo EP. Il dischetto, nuovamente racchiuso da una confezione che piace per il suo taglio artigianale (stavolta su temi di verde), si apre con "Let's Go", intenso episodio trip-hop che ci culla coi suoi splendidi suoni e le appassionate vocals di Yvonne; la crescita è tangibile sotto tutti i punti di vista, soprattutto per quanto concerne la confidenza coi propri mezzi ed il carisma espresso, e l'eccellente produzione ci permette di godere appieno dell'eclettismo del duo in "My Friend", episodio multiforme che svela una sorpresa dietro l'altra, grazie a vocals, campionamenti e strumenti che si intersecano alla perfezione. Roba di gran classe e di qualità sopraffina, ma è solo il preludio alla perla: "A Book" vive di grandiose intuizioni in un contesto di melodie di un'eleganza rara, e le venature jazz sono un valore aggiunto sfruttato con la massima maestria. Si chiude, troppo in fretta perché sembri vero (tanta magia sonora vorremmo durasse molto di più...), con la title-track, arioso e sognante trip-hop che conduce ad un finale sofferto di grande intensità emotiva. Nel periodo trascorso fra un EP e l'altro i Red Painted Red hanno fatto passi da gigante, trovando nella grande voce di Yvonne, nel coraggio compositivo di Simon, nelle innegabili capacità esecutive di entrambi ed in un affiatamento benedetto dalla stella della più pura classe le armi per sedurre un pubblico che va dai fans dei Portishead a quelli di Björk, passando per chi ha amato gli ultimi Third And The Mortal sino a chi si beava sulle note dei This Mortal Coil. Va bene la tendenza a non voler scalzare dal piedistallo i miti, men che mai se messi a confronto con degli illustri sconosciuti, ma noi ve lo stiamo davvero dicendo: investite in questi EP da collezione (i primi due, fra l'altro, vi costerebbero solo 5,50 sterline se acquistati insieme, ma noi vi esortiamo caldamente a completare tutta la trilogia), poiché essi, che ci crediate o meno, potranno soddisfarvi più dell'ultima fatica dei Portishead. Più chiaro di così...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/redpaintedred