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Room 108

05-07-2010

I CONCERTI AL TRAMONTO

Alessandra Celletti con Nicola Alesini

Cover I CONCERTI AL TRAMONTO

Ozzano Dell'Emilia, località Settefonti, 06/06/2010

di Nicola Tenani

foto Valentina Bonisoli

"I Concerti Al Tramonto" rappresentano una consolidata idea che negli anni il comitato di gestione del Parco dei Gessi, in collaborazione con i Comuni di Ozzano dell'Emilia, S. Lazzaro Di Savena e Pianoro, offre gratuitamente a tutti coloro che vogliono godere della suggestione di boschi e doline, paesaggi da pittura impressionista nei giochi di luce che il territorio offre, crinali dolci o impervi ricchi in questo periodo dell'anno di fioriture sorprendenti. Tutto questo in location in cui la mano dell'uomo ha lasciato una testimonianza senza 'violentare' il paesaggio ma inserendovi la propria opera come dono, come omaggio o semplicemente come lascito. In questa domenica di tarda primavera ritroviamo Settefonti ed il suo campanile diroccato, bombardato nel 1944 e lasciato lì a barcollare, puntellato e ben presente tra i boschi e le radure del Parco, sorto in un punto dove la leggenda narra di sette fonti acquifere intorno alle quali un culto pre-cristiano omaggiava le divinità della Natura, porgendo doni ove si manifestavano con vitalità, nelle sorgenti sotterranee dovute alla roccia gessosa e carsica. Alessandra Celletti e Nicola Alesini le antiche divinità le hanno onorate come meglio non avrebbero potuto, ed è immaginabile come gli invisibili 'genii loci', insieme alle oltre cento persone giunte sin lassù, siano stati felici di avere ricevuto in dono una delle massime offerte: la musica. Un ringraziamento va all'Ente Parco ed ai suoi volontari che, tra attività idonee nel divulgare lo stupendo equilibrio creato nei calanchi felsinei (tra trekking con i guardaparco, spesso volontari, e mille altre forme didattiche), pongono anche quest'anno la musica come momento aggregativo a contatto con l'ambiente preservato e protetto. Scegliere il tramonto come attimo in cui iniziare i concerti è l'atto in cui assorbire e donare energia agli elementi, nel momento subito precedente al grande bacio che Sole e Luna si scambiano prima di concedersi il cambio che genera la vita. Alessandra Celletti e Nicola Alesini: un duo anomalo, ma solo apparentemente. Alessandra l'avete conosciuta quando vi parlammo di quel piccolo immenso gioiello di minimalismo neoclassico "Sustanza Di Cosa Sperata", insieme a Joachim Roedelius ed all'amore per la ricerca, coinvolgendo pianoforte classico e tastiere. Nicola lo scopro in questo frangente, ed è una sorpresa stupenda incontrare un musicista capace di improvvisare con gusto immenso, grazie ai due sax soprano e tenore, orpelli, aggiunte, celate potenzialità della musica eterea scelta nel repertorio della pianista romana. La cosa meravigliosa è che non si è trattato di nessun tipo di avanguardia cervellotica frutto di falangi jazz 'post-moderniste', anzi! È stato emotivo tutto l'insieme del repertorio scelto, e la musica che la fata degli ottantotto tasti ha scelto ha spronato Alesini ad entrare nell'anima, nel cuore della musica composta negli anni dalla Celletti, captandone il sentimento di quel momento e non di uno stereotipo da tramandare. In alcuni momenti, soprattutto quando Alessandra porgeva più momenti tratti da "The Golden Fly" o da "Chi Mi Darà Le Ali", l'amoreggiare sax-pianoforte ha assunto lo stesso sapore estatico tipico dei Soft Verdict, quando Wim Mertens era il pianista e Luk Schollaert lo splendido saxofono. Oppure istanti di altissimo romanticismo minimale per la ripetizione della partitura che si evolve in piccoli frangenti, stupende increspature che cambiano con delicato amore il suono, ma romantico. D'altronde la biografia di Nicola Alesini lo vede tra mille progetti al fianco di David Sylvian, Brian Eno o Harold Budd, oltre che felicemente partner artistico, come la bionda pianista al suo fianco, del denominatore comune ad entrambi: Joachim Roedelius. Ed Harold Budd sarebbe innamorato di questo combo, perché "The Moon And The Melodies", nel passato remoto della new-wave, è stato un enorme passo avanti verso l'evoluzione di una musica contemporanea ma amabile, 'catchy' ma non stupida, e i Durutti Column sono un altro riferimento in questa direzione. Così immaginate quanto sia difficile tornare alla realtà dopo oltre un'ora di partiture oniriche, colori tenui nei tasti del piano, dolci nei soffi degli ottoni contrapposti al Sole, che proprio negli ultimi due brani impennava maestoso per l'ultimo saluto alla luce, gli ultimi raggi... E lo ha fatto per un grande amore comune di tanto, non di meno di Alessandra: Erik Satie e la sua estetica apparentemente distaccata, il suo romantico trasporto crescente, come crescente è stata la falce della Luna. Applausi copiosi per una pagina di musica live di cui siamo orgogliosi testimoni, sognatori come lo sono Nicola Alesini ed Alessandra Celletti ed il loro universo artistico, che da amorfo sta prendendo una forma sempre più delineata. Il combo, insieme, si è dato un nome: Controluce. I connotati che assumeranno avranno le solide basi dell'amore per l'emozione, e di questo li ringraziamo.