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03-12-2007
HELALYN FLOWERS
Fiori di plastica
di Chemnitz
L'Italia continua ad esportare band di tutto rispetto nel panorama internazionale. Oggi tocca agli Helalyn Flowers, un duo proveniente dall'hinterland romano che con il debut "A Voluntary Coincidence" (appena uscito per la quotata Alfa Matrix) si prepara all'avventura nella scena che conta. Qualcuno dell'ambiente gothic più integralista potrà anche storcere il naso per un disco altamente contaminato dal nuovo 'trend', ma siamo agli sgoccioli del 2007, e forse è anche il caso di guardare avanti. Certo, con una formula così eclettica gli Helalyn Flowers rischiano di sembrare presuntuosi e dispersivi, ma la forza del loro sound sta anche in questa molteplice identità, che prevede anzitutto una formula altamente crossoverizzata (provate a mettere dentro un frullatore Pain, Angelspit, Theatre Of Tragedy, Lacuna Coil... e non solo!). Così elettronica, nu-metal ed una buona dose di inventiva (la voce di NOemi non è mai statica e si dimostra altamente versatile) hanno modellato un album che adesso attende soltanto la verifica in sede live ed il giudizio insindacabile del pubblico internazionale. La parola a Max e N0emi...
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Prima di tutto, come siete riusciti ad attirare l'attenzione di una label come l'Alfa Matrix?
Max: "Quando leggemmo su Vampirefreaks.com che cercavano band da selezionare per il primo volume della compilation 'Fxxk The Mainstream' gli spedimmo immediatamente il materiale, ma dopo un po' di tempo venne fuori un comunicato che dichiarava l'inesattezza dell'indirizzo... Quindi mandammo direttamente tutto all'Alfa Matrix, visto che si stavano occupando della stampa e della scelta delle band. Il risultato? Fummo ricontattati da Seba dell'Alfa Matrix dopo appena due giorni: ci disse che non solo saremmo stati inseriti nella compilation, ma che era fortemente interessato agli Helalyn Flowers. Qualche giorno per conoscerci e corteggiarci e la collaborazione ha avuto inizio! Siamo molto soddisfatti del loro operato, ed inoltre hanno capito perfettamente come 'trattarci' e dove rivolgere al meglio il nostro potenziale."
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Che tipo di feedback state ricevendo, sia dalla critica che dal pubblico, per "A Voluntary Coincidence"?
Max: "L'album è appena uscito, quindi ti posso dire che a livello di critica c'è stato un responso superbo. Il che ci ha stupiti in qualche modo, visto che prevedevamo ancora più spaccatura rispetto al precedente EP 'Plæstik'...Si è riconosciuta la differenza con quello che va di moda oggigiorno e la distanza tra noi e qualsiasi scena prefabbricata."
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Quali sono le tematiche che avete trattato nell'album? Esiste un filo conduttore che lega i vari brani a livello concettuale?
N0emi: "Stati di alienazione, dialoghi e scene surreali o semplici frasi istintive suggerite dal momento: sono queste le tematiche di 'A Voluntary Coincidence', dove l'essere umano è perso in una realtà asettica, vittima di un esperimento incompiuto dove, annullando il concetto di tempo e spazio, puoi scoprire esistenze e mondi impossibili e parlare silenziosamente con la tua insanità."
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Un titolo come "DGTal Blood" è decisamente forte ed attuale... che cosa volete esprimere con le parole legate a questa composizione?
N0emi: "È un testo provocatorio verso tutto ciò che è passivo e verso chi cerca di contenere e contenersi perché vittima di stereotipi ed attitudini standard. 'DGTal Blood' è un'arma che difende la libertà di espressione, la volontà di andare avanti verso la propria strada senza dover appartenere a niente e nessuno. È l'affermazione del proprio 'Io'."
"Stati di alienazione, dialoghi e scene surreali o semplici frasi istintive suggerite dal momento: sono queste le tematiche di 'A Voluntary Coincidence', dove l'essere umano è perso in una realtà asettica, vittima di un esperimento incompiuto dove, annullando il concetto di tempo e spazio, puoi scoprire esistenze e mondi impossibili e parlare silenziosamente con la tua insanità."
(N0emi)
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Provenite dai dintorni di Roma, ma avete sempre vissuto 'ai margini' della cosiddetta scena capitolina: che tipo di rapporto esiste tra gli Helalyn Flowers ed il 'giro' alternativo romano?
Max: "A prescindere dal fatto che non amiamo appartenere, ma viviamo liberamente le nostre personalità e la nostra vita quotidiana, a Roma non esiste nessuna scena, ma semplicemente singoli casi di buone band che vanno avanti per la loro strada. Noi non viviamo in nessun margine, siamo al centro di ciò che creiamo."
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Tornando all'aspetto musicale, il vostro sound è un incrocio di stili, una sorta di 'nu-goth metal'. Che tipo di pubblico state attirando fino a questo momento?
Max: "All'alba dell'uscita del nostro primo album abbiamo riscontrato conferma nell'estrema eterogeneità del nostro pubblico. Metal-heads, emo-corers, goths, amanti dell'indie/qlternative, del pop, dell'industrial, etc... È chiaramente un riflesso della versatilità della nostra proposta, in cui pare proprio che ognuno possa trovare quella componente che lo scuote. Sinceramente è una grande soddisfazione."
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Max, tu provieni musicalmente dal metal estremo: come è nata l'idea di creare gli Helalyn Flowers e che tipo di molla ti è scattata in testa? A proposito, come giudichi oggi l'heavy metal? Molti lo ritengono un genere agli sgoccioli...
Max: "Ho suonato black metal per anni, ma musicalmente non è quella la mia provenienza. Ho speso molto più tempo a suonare punk/hardcore e thrash metal che non black. Non credo di avere una vera e propria provenienza... ho sempre ascoltato e comprato di tutto sin dalla più tenera età, e questo mi ha messo in contatto con mille realtà musicali anche tra le più disparate. Sin dai 12 anni sognavo di avere un gruppo come gli Helalyn Flowers, in cui ogni influenza che venisse a galla fosse poi filtrata secondo un'ottica assolutamente personale. E questo perché reputo la mia personalità troppo multicolore per poter essere musicalmente espressa in un genere musicale a senso unico... proprio come il black metal... che, ad ogni modo, ha sfogato in quegli anni ciò che volevo urlare ed esprimere con rabbia. Quando poi ho realizzato il compimento di ciò, ho preferito seguire veramente me stesso ed esprimere la mia personalità a 360°. Non ritengo il metal un genere agli sgoccioli, mi sembra ancora molto seguito. Io comunque non sopporto il machismo e l'eroismo dell'heavy metal, né l'atteggiamento dei gruppi black metal. Amo il metal degli anni '80, ma quello attuale mi disgusta."
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N0emi, la tua voce è sicuramente un punto a favore per il vostro progetto. Da quanti anni canti e che tipo di background musicale possiedi?
N0emi: "Ti ringrazio. Canto da quando sono bambina. È sempre stata una mia passione cantare dietro dischi metal e hard rock da quando avevo 4/5 anni, essendo cresciuta in una famiglia amante del genere. Dischi dei Guns'n'Roses, Aerosmith, Metallica e Ozzy Osbourne sono stati fondamentali per me. Ho studiato canto solo dopo aver formato gli Helalyn Flowers, per avere maggiore padronanza della tecnica, ma ho lasciato dopo un paio di anni per curare solo esclusivamente il mio stile, senza influenze esterne. Il mio background musicale è vario, oltre ad esperienze in band rock/nu-metal ho anche cantato in musical e serate pop."
"Amiamo giocare con la nostra immagine per ricreare al meglio atmosfere ed espressioni che comunichino un forte impatto visivo e che siano in stile con il nostro sound. L'immagine è fondamentale a livello comunicativo, è ciò che arriva direttamente al pubblico e che suscita un interesse ancor prima di conoscere la tua musica."
(N0emi)
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Quanto conta il fattore 'immagine' per voi? C'è anche una componente glamour nella vostra attitudine, siete d'accordo?
N0emi: "Negli Helalyn Flowers immagine e musica vanno di pari passo. Come abbiamo sempre affermato, amiamo giocare con la nostra immagine per ricreare al meglio atmosfere ed espressioni che comunichino un forte impatto visivo e che siano in stile con il nostro sound. L'immagine è fondamentale a livello comunicativo, è ciò che arriva direttamente al pubblico e che suscita un interesse ancor prima di conoscere la tua musica. Dall'immagine si intravedono molti fattori come il carisma, il genere, l'atmosfera... Ed occupandomi al di fuori della band proprio di campi visivi, quali grafica, digital imaging, scenografia e moda, la nostra cura e devozione per l'immagine traspare molto facilmente."
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Come funzionano gli Helalyn Flowers dal vivo? Siete sempre in due o vi avvalete di qualche altro musicista?
N0emi: "Gli Helalyn Flowers dal vivo sono Max alla chitarra e ai synth ed io alla voce, accompagnati da una base di drum-machine e samples campionati. In alcuni casi ci avvaliamo di un bassista e di un batterista session."
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La vostra recente esibizione a Bologna è stata penalizzata da numerosi problemi tecnici. Come giudicate quel concerto?
N0emi. "Purtroppo ci sono stati dei gravi problemi tecnici che non ci hanno permesso di poterci esibire, ed abbiamo deciso di abbandonare il palco perché l'organizzazione tecnica era indecente. Come giudico quel concerto? Una conferma alla disorganizzazione italiana, ma un'esperienza in più che non fa mai male..."
Max: "Io penso sia stato un ottimo concerto. Perché? Semplicemente perché non ci siamo fatti intimidire un attimo dai numerosi problemi di audio e, anzi, abbiamo suonato sempre più aggressivi ed energici! Chiaramente fino a quando i problemi non sono diventati così gravi ed insostenibili che abbiamo mandato tutti affanculo... E TUTTI sono rimasti inchiodati ad assistere al nostro gig, incluso il gruppetto che inveiva contro! Riguardo poi l'organizzazione e la presunta qualifica di chi stava dietro al mixer... è ben altra storia!"
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...e tra poco suonerete in casa, a Roma. Che tipo di accoglienza vi aspettate?
Max: "Né aspettative, né speranze. Non rientra nel nostro modo di essere. Daremo il 100% di noi stessi. È questo che conta maggiormente."
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Ci sono possibilità di vedervi in giro la prossima estate per qualche noto festival in Germania, o comunque in Europa?
Max: "Ci sono buone probabilità per i festival estivi, tedeschi e non. Adoriamo i grandi festival!"
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Chi sono gli Helalyn Flowers nella vita di tutti i giorni? Che tipo di rapporto avete con la realtà che vi circonda?
N0emi: "La maggior parte delle mie giornate la dedico a portare avanti la band, sia a livello compositivo insieme a Max, sia a livello visivo. Mi occupo di digital imaging, grafica e fotografia e lavoro anche in un negozio di abbigliamento punk/goth, in attesa che la band diventi il mio unico lavoro. Con la realtà che mi circonda non ho rapporti, sono totalmente alienata."
Max: "Amo molto la solitudine e vivo secondo i miei valori, nonché contornato dalla presenza di quegli unici, pochi individui che considero la mia vera famiglia. Odio gli atteggiamenti e le 'ovvietà' umane, per questo riduco sempre al minimo i miei rapporti con l'esterno... Perché là fuori non c'è niente che mi interessi veramente."
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Su myspace siete ben radicati, se non sbaglio avete anche un fan club. Quanto è importante la tecnologia per voi e come gestite tutte queste fonti di comunicazione?
N0emi: "Attualmente la tecnologia gioca un ruolo importantissimo se vediamo appunto siti come myspace, vampirefreaks, youtube e mille altri ancora, che permettono di accorciare le distanze per quanto riguarda promozione e contatti diretti tra gruppi ed etichette, che grazie ad internet sono diventati più 'facilmente reperibili'. Ma tutta questa tecnologia ad un certo punto diventa anche un'arma a doppio taglio: il download sta distruggendo l'industria discografica, anche le riviste cartacee non sono più fondamentali perché si trovano centinaia di webzine online, e a mio avviso tutto ciò fa vivere la musica in maniera molto più fredda."
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Che tipo di direzione prenderete in futuro? Darete maggior spazio alla componente elettronica o continuerete a concentrarvi sulla vostra forte attitudine 'crossover'?
Max: "Helalyn Flowers è sinonimo di vera libertà. Detestiamo darci una direzione. Tutto nasce così, spontaneamente e senza inibizioni. Sicuramente sarà qualcosa di ancora più imprevedibile, in cui tutte le nostre influenze si mescoleranno e filtreranno sempre e comunque a nostro porco piacimento!"
"I fiori che nascono nell'Helalyn sono qualcosa che nasce e cresce in un terreno arido. È una dichiarazione di vera libertà, ovvero l'abolizione di ogni restrizione o stereotipo, per essere veramente sé stessi e costruire la propria vita in base a quello che si vuole veramente, senza alcun compromesso."
(Max)
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Congediamoci con una curiosità: da dove nasce un nome come Helalyn Flowers e quali significati cela per voi?
Max: "Stavamo proprio buttando le prime basi per gli Helalyn, quando io fui ossessionato per alcuni giorni da questo nome/mantra che mi rimbombava nel cervello: Helalyn Flowers. Quindi lo proposi a N0emi come monicker della band! I fiori che nascono nell'Helalyn sono qualcosa che nasce e cresce in un terreno arido. È una dichiarazione di vera libertà, ovvero l'abolizione di ogni restrizione o stereotipo, per essere veramente sé stessi e costruire la propria vita in base a quello che si vuole veramente, senza alcun compromesso. In questo caso, quei fiori siamo proprio noi: individui liberi che hanno spiccato il volo da questa fogna di mondo."
http://www.helalynflowers.com/
http://www.alfa-matrix.com/