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04-11-2014
TREPANERINGSRITUALEN
Il terzo occhio
di Michele Viali (foto: Nicky Hellemans Photography - Richard K. Szabo)
Se è vero che anche in musica niente si crea e tutto si trasforma, è altrettanto vero che c'è ancora qualcuno che riesce a plasmare ottime forme sonore a partire da quanto già elaborato in passato. Tra questi svetta, almeno per il settore oscuro, Trepaneringsritualen (T x R x P), balzato alla gloria degli onori con un pugno di produzioni a tiratura limitatissima diventate in breve oggetti di culto per maniaci spendaccioni. Lo svedese Thomas Martin Ekelund si nutre - come da sua dichiarazione - di tutto ciò che è musica, dalle uscite più sinistre e dure del panorama industriale al pop più trito, tutto materiale che viene filtrato prima di entrare nei gangli del suo progetto, che assume le forme di una malvagità accattivante a metà tra il mainstream di marca emo, le reminiscenze goth-metal e i rituali pagani. Gli artwork e il personaggio forniscono quella rifinitura un po' da copertina di cui necessita ogni nome che vuole sfondare. Un esempio di marketing, ma anche di capacità nell'assemblare suoni che attirano una vasta fetta di pubblico e che sanno mantenere una propria identità. A spiegarci come è stato possibile tutto questo è direttamente Thomas in un'intervista più che dovuta, giunta nel culmine della sua carriera.
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Thomas, raccontaci come e quando ha avuto inizio il progetto T x R x P e in che modo si è è sviluppato il tuo interesse per le sonorità ritual-industrial...
"Le prime sonorità industrial che ho ascoltato sono i collages dei Crass che, per farla breve, mi hanno portato a scoprire un percorso che avrebbe irrimediabilmente cambiato la mia percezione non solo della musica, ma di tutto quanto contenuto in questo cosmo e di tutto ciò che giace oltre ad esso.
Ritualizzare la realtà è una cosa che ho sempre fatto, è un modo per ordinare quelle cose che possono sembrare in totale disordine. L'avvio di T x R x P non è stato un atto consapevole da parte mia, me lo sono trovato addosso un po' come una maledizione di cui ho preso coscienza negli ultimi anni. Ciò non vuol dire che non ne abbia preso parte volontariamente, ma soltanto che a volte questo progetto è un giogo pesante da sopportare."
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Puoi spiegare ai nostri lettori il significato del nome Trepaneringsritualen e perché l'hai scelto?
"Letteralmente il verbo "trepanning" indica la pratica di forare il cranio. A livello medico viene utilizzata per diminuire la pressione nella cavità cranica. Le origini del procedimento sono comunque molto più remote e misteriose di quanto la scienza vorrebbe farci credere. Esistono prove che la procedura sia stata attuata già all'età della pietra, e siamo in molti a credere che la cosa abbia radici ancora più antiche.
Mentre gli archeo-antropologi ortodossi sostengono l'idea che fosse soltanto un modo per esorcizzare la possessione demoniaca, altri studiosi meno dogmatici hanno ipotizzato che l'uomo primitivo stesse tentando di imitare l'aspetto di un'altra razza che avrebbe regnato sul pianeta prima di noi. Esseri dotati di tre occhi appaiono di frequente in molti miti e spesso sono visti, se non come dei, almeno come esseri in grado di comunicare direttamente con le divinità. Alcuni praticanti del Buddismo Tibetano utilizzano una forma di trapanazione che prevede l'inserimento di un ago attraverso la fronte (il chakra Ajna) dentro la ghiandola pineale per aprire il terzo occhio, così detto in quanto permette di raggiungere la vera illuminazione. Personalmente non credo ci sia bisogno di cambiare nessuna parte del nostro corpo per raggiungere questi obiettivi: un occhio mistico può essere aperto semplicemente con mezzi mistici."
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Quali sono le ragioni del tuo spiccato atteggiamento anti-cristiano e anti-papale?
"Non sono contrario al papa più di quanto sia contrario ad altre religioni. L'uso del simbolismo cattolico dovrebbe essere visto come metafora per i finimenti di qualsiasi religione abramitica: questa bestia a tre teste che così codardamente sguazza ai piedi del demiurgo manca intrinsecamente di qualsiasi specie di spiritualità o mistica comprensione riguardante la vera natura della creazione. È una bestia che con fame feroce ha divorato anima e corpo delle sue vittime per millenni. La brama ossessiva di dominio su ogni aspetto del mondo materiale ha portato alla schiavitù e alla morte (sia dal punto di vista fisico che mentale) di infiniti milioni di persone. La sua ombra tiene il creato in una condizione di perpetua oscurità. Se questa non è una ragione sufficiente ad essergli ostile, non so cosa lo sia..."
"L'avvio di T x R x P non è stato un atto consapevole da parte mia, me lo sono trovato addosso un po' come una maledizione di cui ho preso coscienza negli ultimi anni. Ciò non vuol dire che non ne abbia preso parte volontariamente, ma soltanto che a volte questo progetto è un giogo pesante da sopportare..."
(Thomas Martin Ekelund)
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Il logo del progetto è - di fatto - un fascio di rune. Sei interessato anche a questo tema?
"Non ero particolarmente interessato all'argomento quando ho costruito il simbolo T x R x P, ma ho subito realizzato che il logo conteneva varie rune e da lì ho iniziato a fare delle ricerche per estrapolarne i significati intrinseci. Lo stemma raccoglie i simboli del cammino, della torcia accesa, della vittoria, della gioia, della morte, del ghiaccio e dell'acqua. Alcuni di questi sono piuttosto evidenti nei temi con cui lavoro, ma gli ultimi due rimangono ad oggi ancora molto misteriosi. Qualunque sia il significato, faccio tesoro del fatto che mi è stato dato questo fascio di rune e continuerò a meditare sulla questione fino ad averne compreso in pieno il senso."
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La tua musica ha un andamento oscuro ed esoterico, un po' sulla scia di quelle che erano le prime produzioni dei Current 93, ma con un tocco più pop e tribale. Quali sono le tue maggiori influenze e fonti d'ispirazione?
"L'onnipotente Current 93 è sicuramente tra le mie influenze, ma non solo relativamente alle prime produzioni. Vanno menzionati anche Brighter Death Now e Korpses Katatonik/Zero Kama come principali punti di riferimento, anche se in realtà le mie influenze sono molto più vaste. Ascolto ogni cosa, dal pop più zuccheroso all'industrial più cupo, e tutto in qualche modo mi influenza. Ultimamente ho seguito parecchio la musica folk, in particolare le molteplici sfaccettature americane e i suoni tradizionali tedeschi, e sono riuscito ad emozionarmi di nuovo, dopo parecchi anni, con il metal."
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Il suono del nuovo album sembra essere più accessibile rispetto ai tuoi precedenti lavori, nonché indirizzato ad un pubblico ampio e non limitato alle "industrial people". Puoi spiegarci l'evoluzione che ti ha portato a "Perfection & Permanence" e l'ispirazione che ne sta alla base?
"Ciò che hai detto sembra essere l'opinione dominante, e sono concorde con questa valutazione. Ma non è una cosa che ho pianificato, mi sono diretto dove mi ha portato la creatività e questo è il risultato. Sono abbastanza stufo dei suoni senza forma di questi ultimi anni: desidero struttura, energia, ritmica, e tutto ciò emerge anche dalla mia musica. Uno dei conseguimenti che più mi inorgoglisce è l'aver creato qualcosa che è gradito a diverse scene in maniera trasversale. Poche cose mi piacciono meno della gente dalla mentalità chiusa, per cui riuscire ad attirare tutti coloro che vanno dai metallari ai fans del synth, fino ai seguaci dell'industrial, è un aspetto di cui vado molto fiero."
"Uno dei conseguimenti che più mi inorgoglisce è l'aver creato qualcosa che è gradito a diverse scene in maniera trasversale. Poche cose mi piacciono meno della gente dalla mentalità chiusa, per cui riuscire ad attirare tutti coloro che vanno dai metallari ai fans del synth, fino ai seguaci dell'industrial, è un aspetto di cui vado molto fiero..."
(Thomas Martin Ekelund)
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Tuttavia il titolo "Perfection & Permanence" suona simbolico riguardo a ciò che hai raggiunto col tuo album...
"Ho tuttora delle incertezze per ciò che concerne il significato del titolo. La frase è tratta dal testo del "Settimo Uomo", che fu scritto in stato di trance. Il Settimo Uomo potrebbe riferirsi ad Enoch (settimo della discendenza di Abramo). Nel Libro di Enoch si parla degli Osservatori, i primi a ribellarsi contro il Demiurgo. È solo attraverso l'azione che possiamo diventare noi stessi degli dei, trascendendo la nostra carne imperfetta e diventando una cosa sola con ciò che è fuori dalla creazione, lo stato primordiale del caos."
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Artwork e grafica hanno un ruolo chiave nel concept del progetto e sono decisamente accattivanti. Al pari, si dice che anche le perfomances dal vivo hanno un impatto sconvolgente sul pubblico...
"Grazie. Mi impegno a far sì che T x R x P attacchi ognuno dei sensi. Quello visivo e uditivo, così come quello rituale, testuale e olfattivo sono tutti aspetti della stessa "gesamtkunstwerk" (termine non perfettamente traducibile che indica una multimedialità artistica a più livelli differenti, nda). Il muro sonoro, i mantra che intono, gli odori di sangue, incenso e terra, le immagini tremolanti sullo sfondo: ogni cosa è ideata per sovraccaricare i sensi e porre sia l'audience che me stesso in una delirante, estatica condizione, e quindi aprirci alla vera illuminazione. È ciò che considero il fine principale di T x R x P: la ricerca della conoscenza finalizzata alla comprensione. T x R x P viene spesso considerato oscuro, ma per me ruota tutto attorno alla LUCE. È necessario penetrare nell'abisso nero per raggiungere la luce."
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Quale ruolo ha la Magick nella tua musica? È un aspetto sensazionalistico del progetto o sei effettivamente pratico della materia?
"Per lo più vedo me stesso come uno psicopompo. Il compito di accompagnare la gente nel regno dell'ignoto mi ha in qualche modo colpito, e sento il dovere di compierlo. I miei esperimenti magici rimarranno semplicemente tali, solo miei. Laddove altre correnti sembrano apprezzare l'idea di condividere pratiche e risultati, io preferisco lavorare in solitudine.
Detto questo, sono convinto che la Magick è in ogni cosa che facciamo, purché sia fatta con determinazione. Magia è semplicemente volontà. In altri termini è la manipolazione della "realtà", qualsiasi cosa ciò significhi."
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Raccontaci della tua tape-label Beläten, prolifica e ricca di produzioni interessanti...
"Beläten è nata due anni e mezzo fa nel febbraio del 2012, dopo una pausa di tre anni dalla gestione di un'altra etichetta. Non avevo intenzione di farla diventare una cosa importante, ma in qualche modo è decollata e mi trovo a gestirla. Finora ho stampato oltre 30 titoli e sono in procinto di produrre il primo vinile con l'album di debutto di Veil Of Light.
Le sfide riguardano per lo più tempo e soldi, o piuttosto la mancanza di entrambi. Rappresenta una sfida anche la ricerca della musica migliore da produrre. Ma nel complesso gli aspetti positivi superano di gran lunga quelli negativi, per cui continuo ad andare avanti. Si incontrano tante ottime persone e hai la possibilità di ascoltare musica eccellente, per non parlare del fatto che in questo modo riesci a diffondere la musica, che è davvero l'aspetto centrale di tutto quanto."
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La gran parte delle uscite di T x R x P è stampata su nastro o vinile in edizioni limitate. Stai pianificando delle ristampe in CD?
"La gran parte delle uscite di T x R x P erano limitate a causa di un limitato interesse. Incrementata la domanda, è diventato sempre più difficile mantenere le cose disponibili.
Le compilation intitolate "The Totality Of Death" (due distinte compilation edite con lo stesso titolo da Silken Tofu e Malignant Records durante il 2013, ndr) erano finalizzate a rendere prontamente disponibili le cose migliori, ma sono già finite sold-out e sto lavorando per approntarne delle ristampe.
In programma ci sono un mucchio di altre ristampe: "Ritualer, Blot Och Botgöring" è uscito in CD per la Infinite Fog il 22 ottobre, "Veil The World" e "Deathward To The Womb" saranno portati su CD dalla Cold Spring, "Septentrional" sarà edito in vinile dalla Ideal entro il prossimo mese e "Konung Domaldr Vid Upsala Hängd" sarà stampato da un'etichetta ancora senza nome gestita da Sutekh Hexen. E prevedo che uscirà anche una nuova "Totality Of Death" ad un certo punto."
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Quali sono i progetti futuri di T x R x P? C'è qualche novità riguardo al progetto Dead Letters Spell Out Dead Words?
"Attualmente sto lavorando ad un nuovo album per la venerabile Tesco. Avevo intenzione di terminarlo quest'anno, ma le cose vanno un po' a rilento, per cui è probabile che uscirà all'inizio del nuovo anno. Tornerò anche alla Cold Spring per un nuovo lavoro il prossimo anno, dopodiché è mia intenzione rallentare considerevolmente il numero di produzioni.
Il progetto Dead Letters è morto e probabilmente rimarrà tale, ma non si sa mai."
"Il muro sonoro, i mantra che intono, gli odori di sangue, incenso e terra, le immagini tremolanti sullo sfondo: ogni cosa è ideata per sovraccaricare i sensi e porre sia l'audience che me stesso in una delirante, estatica condizione, e quindi aprirci alla vera illuminazione. È ciò che considero il fine principale di T x R x P: la ricerca della conoscenza finalizzata alla comprensione..."
(Thomas Martin Ekelund)
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Riguardo a Dead Letters Spell Out Dead Words, questo progetto ha avuto inizio molto prima di T x R x P. Che importanza dai a questa esperienza e come la giudichi?
"DLSODW è stata un'esperienza solipsistica. Era molto più oscuro di quanto potrà mai essere T x R x P, e anche molto più pesante. So che questo potrebbe sembrare sorprendente per chiunque altro, e da un punto di vista strettamente estetico potrebbe non essere vero, ma sul piano tematico nacque da un luogo senza speranza. C'erano tanti temi che si avvicendavano nelle opere di DLSODW, ma adesso, con un po' di senno, credo si trattasse solo dell'essere perduti, il che aveva a che fare con una mancata comprensione della vera natura dell'universo. Con ciò non dico che ne ho raggiunto la piena comprensione, potrei non riuscirci mai, ma il bisogno di DLSODW semplicemente non sussiste più."
http://de-za-kh-a-da-sh-ba-a-ha-v.se/
http://coldspring.co.uk/