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16-03-2009
:BAHNTIER//
Autopsia di un corpo in trasformazione
di Chemnitz
Le sperimentazioni del debut "Randome", la violenza del successivo "Revulsive", il tribalismo nevrotico di "Blindoom" ed il recente, convulso "Venal": non c'è disco di :Bahntier// che sia simile al precedente! Questo il motivo per il quale la creatura elettronica di Stefano Rossello piace e stupisce senza dover per forza tirare fuori dal cassetto formule abusate ed ormai superate. Forte di un successo ormai internazionale e di una line-up molto affiatata (non solo in studio, ma anche dal vivo), il trio si appresta a conquistare nuovi obiettivi, grazie anche alla spinta della Rustblade, label che lo stesso Stefano sta trasformando in qualcosa di più di un semplice punto di riferimento per la scena industriale italica e non. Di questo ed altro abbiamo parlato proprio con il leader di questa realtà 'made in Veneto', composta anche dal talentuoso Filippo Corradin e dall'eclettico Justin Bennet, 'lo straniero' di scuola Skinny Puppy, oggi sempre più importante per lo sviluppo e per il suono dell'entità :Bahntier//. L'Italia avrebbe bisogno di molte più band come loro, lontano dalla misera mentalità provinciale che ancora oggi non ci permette di crescere come dovremmo. Ma intanto godiamoci ancora una volta "Venal" e guardiamo avanti con :Bahntier//!
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Bentornato sulle nostre pagine Stefano! "Venal" è uscito ormai da alcuni mesi: che bilancio possiamo trarre a livello di feedback? Da quello che ho letto e sentito, i consensi sono unanimi...
"Infatti, tutto estremamente positivo! Abbiamo ricevuto ottimi responsi soprattutto all'estero. La cosa che ci appaga molto è il 'rispetto' che molti fans hanno per questo progetto, nonostante la nostra forte attitudine a sperimentare e a metterci in discussione."
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È vero, ancora una volta siete riusciti a non ripetervi! :Bahntier// sembra un progetto in continua evoluzione: quali pensi che siano i nuovi elementi di "Venal" a livello di sound e di approccio in generale?
"Sicuramente la presenza di Justin ha fatto sì che la produzione avesse un sound più fresco e in parte inedito per :Bahntier//. Non abbiamo pianificato questo cambiamento, abbiamo preso coscienza delle nuove sonorità che stavamo sperimentando e le abbiamo sfruttate. La dimensione sonora di "Venal" ha utilizzato un metodo di lavoro più complesso ed articolato, dove gli arrangiamenti sono stati ridefiniti con nuove macchine e melodie."
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Spesso vi hanno accostato agli Skinny Puppy: ora che sono passati circa dieci anni dalla nascita di :Bahntier//, come ti rapporti rispetto a questa band?
"Essere accostati agli Skinny Puppy mi fa molto piacere, dato che sono anche degli amici. Noi comunque viviamo di moltissime altre influenze, e penso che nella musica questo si senta. Ascoltiamo di tutto, dai King Crimson ai Goblin fino a Throbbing Gristle, Coil ecc... vogliamo avere una nostra personalità, e quindi facciamo in modo che ogni influenza diventi nostra."
"Non abbiamo pianificato questo cambiamento, abbiamo preso coscienza delle nuove sonorità che stavamo sperimentando e le abbiamo sfruttate. La dimensione sonora di 'Venal' ha utilizzato un metodo di lavoro più complesso ed articolato, dove gli arrangiamenti sono stati ridefiniti con nuove macchine e melodie."
(Stefano Rossello)
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Che tipo di apporto hanno dato Filippo e Justin per la realizzazione del disco? Pensi di aver finalmente trovato il perfetto equilibrio con questa line-up?
"Sì, siamo un trio molto compatto ed unito con un bel feeling, tra l'altro ci conosciamo molto bene musicalmente. Quando abbiamo registrato il disco siamo stati insieme per due settimane nella stessa casa, lontano da tutti: questo ci ha uniti molto, permettendoci di trovare nuovi spunti nella scrittura. Ti dirò di più: molti 'lati estremi' che abbiamo registrato non sono stati pubblicati, ma li stiamo tenendo da parte per una nuova release!"
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A proposito Stefano, raccontaci qualcosa di divertente che vi è capitata durante le registrazioni del disco!
"Beh, ricordo che quando registravamo dovevamo sempre aspettare che la caldaia si fermasse, perché altrimenti entrava nel microfono... molto industrial, no (risate generali, nda)?!"
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"Roots" è il brano più 'commerciale' che abbiate mai scritto, infatti è uscito anche come singolo in edizione limitata. Come è nato? Raccontaci anche qualcosa sul videoclip: dove lo avete girato?
"La melodia di "Roots" mi ronzava nella testa da un po' di tempo grazie ad un piccolo demo. È stato il primo brano che abbiamo registrato nel nostro studio. Sapevamo che aveva il sapore di una hit, e per questo lo abbiamo pubblicato prima del disco. Il video è stato girato in parte in Russia e in parte in una fabbrica abbandonata..."
"In "Diviner" parlo di me stesso, il mio primo nemico. A volte non ci rendiamo conto di quanto la nostra personalità sia pericolosa per noi stessi, quasi come un'altra entità. Ho passato vari periodi della mia vita dove ho perso letteralmente il controllo, vivendo in due persone contemporaneamente... e devastandole entrambe!"
(Stefano Rossello)
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Un altro brano che mi ha colpito particolarmente è "Neurosickness", che a mio avviso dal vivo potrebbe mietere molte vittime: un episodio violento e convulso, sei d'accordo?
"Sì, assolutamente, sono d'accordo. Quello che mi piace del brano è che parte con una cassa tipicamente hardcore, per puoi modificarsi in diverse sfaccettature: non vediamo l'ora di farvelo sentire dal vivo!"
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In "Diviner" parli di un nemico ("my enemy, my old direction, my way of suffering..."). A cosa o a chi ti riferisci in particolare?
"Parlo di me stesso, il mio primo nemico. A volte non ci rendiamo conto di quanto la nostra personalità sia pericolosa per noi stessi, quasi come un'altra entità. Ho passato vari periodi della mia vita dove ho perso letteralmente il controllo, vivendo in due persone contemporaneamente... e devastandole entrambe! Da questo ho capito quanto sia importante il controllo dei nostri istinti e dei nostri limiti... senza tutto ciò possiamo trovare un nemico invisibile al nostro fianco, ma che conosciamo molto bene."
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A cosa si riferiscono invece le lyrics di "My God"?
"Non ricordo, ero completamente sballato quando l'abbiamo registrata... ricordo solo una bottiglia di vino e Justin che mi diceva che stavo registrando (risate, nda)!!"
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La splendida copertina realizzata dal Maestro Saturno Buttò e la musica di :Bahntier//: che tipo di collegamento esiste tra queste immagini ed il sound di "Venal"?
"Quando incontrai Saturno Buttò la prima volta gli spiegai quale fosse il concept del disco, cioè il fatto di esplorare i segreti del corpo come in un'autopsia. Lui mi ha mostrato alcuni dipinti che potevano essere in linea con il concept; è stato un vero onore per me lavorare con lui, anche perché abbiamo mostrato un lato di Saturno inedito e nuovo. Sicuramente collaboreremo ancora insieme: è una persona disponibilissima e umilissima."
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Quali sono le novità per quanto riguarda i tuoi progetti paralleli Detune-X e Ketvector?
"Sto lavorando ad uno split con Detune-X, ma non voglio dirti con chi, sarà una sorpresa (e che sorpresa, vedrete! nda). Con Ketvector io e Justin abbiamo iniziato a scrivere alcuni demo, sicuramente ne parleremo dopo l'estate, anche perché abbiamo parecchio materiale: restate comunque sintonizzati su rustblade.com."
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Ecco, appunto, parliamo della Rustblade: quali saranno le prossime uscite?
"Le uscite saranno tante, stiamo lavorando ad un tributo dedicato a PierPaolo Pasolini che vedrà lodevoli ospiti coinvolti; inoltre sto lavorando ad un disco con i Black Sun Productions..."
"Quando incontrai Saturno Buttò la prima volta gli spiegai quale fosse il concept del disco, cioè il fatto di esplorare i segreti del corpo come in un'autopsia... è stato un vero onore per me lavorare con lui, anche perché abbiamo mostrato un suo lato inedito e nuovo."
(Stefano Rossello)
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Recentemente hai partecipato come guest al festival industrial 'Stakanovismo' di Roma, che ha visto un notevole afflusso di pubblico per la tua performance (in compagnia di Prxs) e per gli headliners Asche/Morgenstern: vorrei chiederti che tipo di impressioni hai ricevuto da questo tipo di evento, piuttosto particolare se consideriamo che sei abituato a suonare in altre location, come Berlino ad esempio...
"È stata una delle pochissime volte dove non ho notato differenze con paesi esteri, sia come professionalità che come trattamento. Lo staff di 'Stakanovismo' è molto unito e spero che continui così, perché ha molti spunti nuovi per la nostra amata Italia: lunga vita a 'Stakanovismo'!!"
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Siamo ai saluti Stefano: volevo chiederti, per concludere, quali sono gli artisti che stai ascoltando ultimamente... c'è qualche nome che ti ha colpito in particolare?
"Sto ascoltando un casino di synthpop anni ottanta come Krisma, Absolute Body Control, Daf,
e poi anche colonne sonore. Soprattutto perché le mie orecchie, di tanto in tanto, hanno bisogno di riposo! Ultimamente, poi, ho trovato molto interessante il nuovo disco di Richard Barbieri."
http://www.bahntier.com/
http://www.rustblade.com/