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REDAZIONE

18-02-2008

Cari amici e lettori,

forse pochi fra voi ci avranno fatto caso, ma in questo mese di febbraio DARKROOM Magazine ha compiuto il suo primo anno di vita, e per noi è tempo di fare un piccolo bilancio dell'attività sin qui svolta.

Nell'anno appena trascorso insieme abbiamo superato quota 500 articoli, traguardo di cui ovviamente andiamo particolarmente fieri, poiché la media di pubblicazioni ha rispettato la nostra volontà di rendere disponibili, nei limiti del possibile, almeno 10 nuovi articoli a settimana. Ancor più importante è il fatto che siamo riusciti nell'intento di fare le cose come avevamo progettato, e cioè senza limiti di spazio o restrizioni varie, perché restiamo dell'idea che spesso le limitazioni (come quelle a cui è soggetta la carta stampata, ad esempio) impediscano di approfondire a dovere il discorso sia a livello di recensioni che di interviste. Siamo così riusciti a pubblicare non soltanto recensioni approfondite, ma anche e soprattutto interviste che, nella migliore delle ipotesi, avrebbero richiesto almeno una decina di pagine di una rivista per non subire pesanti tagli: questo ci ha permesso di portarvi a scoprire tutti quegli artisti (nuovi o affermati che siano) che hanno catturato la nostra attenzione nel migliore dei modi, e cioè con articoli che hanno toccato ogni aspetto del loro lavoro in ambito musicale.

Non sono mancati i grandi nomi della scena oscura, ma ci preme sottolineare come sulla nostra rivista si sia parlato ampiamente di una scena locale che, nonostante un pubblico numericamente poco consistente e spesso disattento o svogliato, almeno a livello di gruppi continua a crescere ed a riscuotere importanti consensi anche all'estero, segno indiscutibile di una qualità che non difetta agli artisti nostrani. Allo stesso modo abbiamo inteso approfondire l'operato di tanti nomi nuovi della scena, certi di come spesso essi abbiano cose ben più interessanti da dire rispetto a tanti gruppi dal successo conclamato, nonché sicuri del fatto che essi meritino la stessa attenzione riservata ad artisti più blasonati. Una cosa di cui andiamo particolarmente fieri è l'unicità di molti nostri articoli, nel senso che certe recensioni e certe interviste, parallelamente a quei gruppi di cui tutti hanno parlato, almeno per quanto attiene al panorama nazionale dei media di settore le avete potute leggere solo qui, e non altrove.

Col passare dei mesi è cresciuta anche la considerazione degli addetti ai lavori nei nostri confronti: nuovi accordi di collaborazione con le migliori e più interessanti etichette di settore vengono stipulati ormai costantemente, e spesso sono addirittura gli stessi artisti a farci pervenire una copia dei propri lavori, nonostante i contenuti della nostra rivista risultino impossibili da leggere per chi non mastica l'italiano. Segno di come, nonostante i limiti linguistici, la professionalità di DARKROOM Magazine risulti ben visibile a chi si addentra nei suoi contenuti.

Non sapremmo stimare con precisione quale sia stato sinora il bacino di utenza di DARKROOM Magazine, ma possiamo sicuramente affermare di avere dei lettori attenti, musicalmente ben educati ed esigenti, di quelli che preferiscono comprare i dischi anziché i corpetti o i pantaloni in PVC e che vanno ai concerti anziché preferire la solita seratina danzante con le solite club-hit di 5 anni fa, e di questo non possiamo che rallegrarci, visto che si tratta esattamente del tipo di pubblico al quale puntavamo all'inizio della nostra avventura giornalistica. Ciò si è ripercosso ovviamente anche sull'andamento del nostro forum, che è divenuto uno degli unici posti in Italia nei quali dibattere di musica, cinema ed altro in maniera civile e costruttiva, senza tutti gli insulti gratuiti e gli inutili interventi guasconi che si leggono altrove. Di questo non possiamo che ringraziare tutti quegli utenti che hanno deciso di unirsi a noi nelle discussioni del forum, nella speranza che essi riescano a coinvolgere altre persone in uno spazio che è patrimonio di tutti noi.

Certo, il lavoro da fare è ancora moltissimo: avremmo voluto aggiungere nuove sezioni, un motore di ricerca interno e tante altre cose che da tempo ci passano per la mente, ma, essendo DARKROOM Magazine una rivista che nasce anzitutto per la passione nei confronti di questo tipo di musica, e che quindi non produce redditi di alcun tipo, il nostro tempo è stato limitato da tutti quegli impegni di natura personale (studi, lavoro etc...) che occupano le nostre vite. Speriamo di riuscire a rimediare in questo secondo anno di vita, in quanto fortemente desiderosi di espandere le nostre attività ed ampliare il bacino d'utenza della nostra rivista. Nell'anno appena trascorso siamo comunque riusciti a portare a compimento un paio di interessanti concorsi a premi, e contiamo di avviarne presto altri per i nostri lettori.

Nell'anno passato insieme abbiamo inoltre trovato nuove interessanti penne che ci hanno permesso di crescere ulteriormente, ma permane il nostro desiderio di ampliare e completare la nostra redazione con l'ingresso di nuovi nomi, e pertanto invitiamo chi si sentisse all'altezza della situazione a contattarci per sottoporci il proprio materiale, che ovviamente vaglieremo con piacere.

A degna celebrazione di questo nostro primo compleanno stiamo preparando, assieme a molti artisti più o meno noti della scena che seguiamo, una succosa ed imponente compilation di soli inediti e rarità da scaricare gratuitamente attraverso il nostro sito. Avremmo voluto renderla disponibile già in questo mese di febbraio, ma alcuni ritardi faranno slittare la definitiva pubblicazione di qualche settimana, quindi vi chiediamo ancora un po' di pazienza, certi che il risultato finale raccoglierà molti consensi. Rimanete sintonizzati...

Nella speranza che continuerete a seguirci anche in questo nostro secondo anno di vita, ci ripromettiamo di offrire un servizio ancor più vasto, professionale e completo di quello offerto nell'anno appena conclusosi, certi che ogni vostro eventuale commento e/o suggerimento tornerà utile alla crescita di DARKROOM Magazine.

"Turn off the light, this is DARKROOM..."

 

Roberto Alessandro Filippozzi