05-12-2008
ATTRITION
"Smiling, At The Hypogonder Club"
(Two Gods)
Time: (47:32)
Rating : 7.5
L'opera di ristampa del foltissimo catalogo degli inglesi Attrition procede senza sosta, e stavolta tocca a "Smiling, At The Hypogonder Club", classico datato 1985 per la band di Martin Bowes. Uscito originariamente in formato LP per la Third Mind e stampato per la prima volta su CD solo nel 1994 (dalla Projekt e dalla Relic), in questa nuova edizione l'album si fregia di un artwork parzialmente rinnovato e di un paio di tracce bonus piuttosto rare, per la gioia di collezionisti e fans. Con 28 anni di carriera alle spalle il buon Martin può senz'altro dirsi un pioniere di certe sonorità, che nel caso specifico di "Smiling..." consistevano in un originale ed intrigante mix fra la nascente scuola EBM dei primi anni '80, la splendida new wave dell'epoca e persino quel mitico suono pop della prima metà degli 80s che ancora oggi affascina milioni di persone in tutto il mondo. Un disco inevitabilmente figlio dei tempi in cui uscì, ma non certo privo di originalità e spirito innovativo, caratteristiche peraltro mai mancate al songwriting di Mr. Bowes. È quindi con piacere che andiamo a riscoprire incalzanti episodi di stampo wave come "Look Out! Hedonist", "Feel The Backlash" e "Pendulum Turns", fra i quali si incastrano momenti capaci di catturare l'attenzione come la sensuale "The Game Is Up", la dura "Hallucinator" e la non meno robusta "Fate Is Smiling". Ma "Smiling..." è anche un disco fortemente eclettico, come dimostra quella "Mind Drop" che parte pesante e funerea per poi esplodere in un fragore pop estremamente catchy, oppure la digressione 'liquida' "Fusillade Part 1", o ancora l'oscura ed ambientale "My Eyes", per tacere degli evidenti toni pop di "Fusillade Part 2", a testimonianza della grande versatilità che mai è mancata al progetto Attrition. In un disco dal sapore così organico (formazione a cinque più ospiti vari), dove gli intrecci vocali fra Martin e Marianne precorrono i tempi e le soluzioni strumentali gettano basi importanti, non sfigurano certo le tracce bonus, ovvero "Shrinkwrap" (dall'omonimo 12" dell'85) e "Fusillade Part 3" (ripescata dalla vecchia ed introvabile compilation "For Your Ears Only"), entrambe in bilico tra tentazioni pop e retaggi new wave di buon effetto. L'ennesima buona occasione per tornare su di un pezzo di storia della nostra musica, nonché per riscoprire (o scoprire, a seconda dei casi) uno dei 'mattoni' coi quali è stata edificata la carriera artistica di uno dei progetti più longevi ed interessanti partoriti dal Regno Unito.
Roberto Alessandro Filippozzi