25-08-2008
ALICE IN VIDEOLAND
"She's A Machine! + A Different Perspective"
(Prussia/Audioglobe)
Time: CD1 (27:05) CD2 (29:40)
Rating : 7.5
Dopo la ristampa del debut-album "Maiden Voyage" lo scorso anno ed a tre anni dal secondo album "Outrageous" tornano finalmente gli svedesi Alice In Videoland, ancora accasati presso la National per quanto attiene al proprio mercato nazionale e forti di un deal con la nuova licenziataria Prussia Records per i restanti Paesi. Se coi due precedenti full-length abbiamo imparato a conoscere per bene lo sfrontato electro-punk-rock del quartetto scandinavo, ora questa terza fatica viene a ribadire quanto sin qui espresso con maggior forza e convinzione: il suono degli Alice In Videoland mantiene quindi le proprie caratteristiche di base, ossia un piglio catchy irrefrenabile ed un sapiente mix fra synthpop, spunti dance, attitudine punk/rock, melodie groovy e quel minimo sindacale di nostalgia per gli 80s, con la voce carismatica e totalmente smaliziata dell'effervescente e irriverente frontgirl Toril Lindqvist come ciliegina sulla torta. "She's A Machine!" è un lavoro estremamente conciso (soli 8 brani per 27 minuti), ed un sound così scorrevole, fresco, giovanile, colorato e spumeggiante dà inevitabilmente l'idea di un ascolto anche più breve, per un disco che spara in sequenza solo potenziali hit (come da copione). Si parte molto bene coi synth infettivi della solida ed incisiva title-track, ottimo esempio di electro-rock energico dal groove micidiale, mentre l'acida "MF" sfodera un piglio più 'punky', e tocca a "Numb" portare un tocco di raffinatezza in più grazie a dei cantati congegnati magistralmente e all'ennesimo refrain radiofonico impeccabile. Bene anche la più cadenzata e nervosa "We Are Rebels", mentre sia "Who's That Boy" che "Candy" si rivelano troppo frivole e leggerine (soprattutto la prima, specie per delle strofe troppo alternative ed un refrain davvero 'bitchy'), anche se certi spunti spudoratamente pop rientrano da sempre di diritto nel patrimonio sonoro del quartetto; decisamente meglio "Weird Desire", dotata di un refrain fresco e di ampio respiro, ed anche la conclusiva "Tomorrow" si fa apprezzare per il groove electro/rock che sfocia in un vorticosissimo ritornello. L'edizione in nostro possesso è quella più appetibile, poiché include il bonus-CD "A Different Perspective", che presenta praticamente la stessa tracklist dell'album ufficiale (salvo che per un brano) con le varie canzoni proposte in versione differente, per lo più in chiave dance/techno: un regalo ideale per chi si è sempre chiesto come sarebbero stati gli Alice In Videoland con un piglio più votato al dancefloor, per un'idea tutto sommato gradita. I vari brani mostrano di funzionare bene anche in chiave danceable (specialmente "Tomorrow"), mentre l'unica differenza nella tracklist fra i due dischetti riguarda l'assenza nel bonus-CD di "We Are Rebels", prontamente rimpiazzata da una cover della celebre hit dei Guano Apes "Open Your Eyes", qui resa in forma più elettronica e meno irruenta. Pur facendo qualche scelta discutibile (a nostro dire l'album regolare è troppo corto, e questa versione doppia si rivela quindi quella indicata per l'eventuale acquisto), gli Alice In Videoland sono tornati con un lavoro all'altezza delle aspettative, una potenziale miccia incendiaria che potrebbe mietere vittime anche in un mercato pop (inteso come quello mondiale, visto che quello scandinavo non manca di guardare con interesse ai fenomeni di casa propria) dove i potenziali acquirenti sono ragazzetti ai quali certe sonorità sono state inoculate solo in versione edulcorata e politically-correct attraverso boyband fatte di quindicenni - comandati a bacchetta dalle loro major - col look più trendy del momento: Toril e compagni partono da basi ben più solide ed hanno un background che va dal punk-rock ai DAF, oltre al fatto di non avere bisogno di produttori che scrivano i pezzi per loro, e quindi hanno ben di meglio da offrire rispetto a spazzatura come certe 'nuove scoperte' create ad arte quali Cinema Bizarre, Paramore etc., e chissà che un giorno l'informe massa di zombie da ipermercato si stufi della pochezza di quanto si vede/ascolta in TV ed alla radio per dedicarsi a qualcosa di nettamente più sostanzioso (ma non per questo meno commerciabile), come questo "She's A Machine!"...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.aliceinvideoland.org/
http://www.prussia-records.com/