02-06-2008
ATTRITION
"In The Realm Of The Hungry Ghosts"
(Two Gods)
Time: (52:05)
Rating : 7.5
L'intensa operazione di ristampa del catalogo degli Attrition, autentica leggenda vivente in ambito dark-electro, ci ha sin qui permesso non solo di riassaporare tutta una serie di album di culto, ma anche di riscoprire le pionieristiche visioni musicali di un act che vide i natali a Coventry nell'ormai lontano 1980. È il caso di questa ennesima ristampa, "In The Realm Of The Hungry Ghosts", disco che vide la luce esclusivamente in formato vinile nel lontano 1986 per mano dello storico marchio Third Mind (la versione CD sarebbe uscita solo nel '95 grazie alla Relic), e che all'epoca constava di otto brani divisi fra rare apparizioni su compilation e materiale inedito risalenti al periodo 1982-84. Una raccolta di rarità ed inediti alla quale si aggiunsero nell'edizione CD del '95 altre quattro tracce, recuperate dalla compilation della Third Mind "Future Tense" dell'86 ed ovviamente presenti anche in questa ristampa, opportunamente rimasterizzata dallo stesso leader Martin Bowes e fornita di un artwork rinnovato (completo di tutti i testi). Un'ottima occasione per far luce sulla prima fase di una carriera prossima ai 30 anni, a partire dai gelidi synth della lugubre "Vigil", passando per le cadenze 'da cantastorie' in salsa electro di "In Your Hand", per l'ipnosi indotta da "Surge And Run", per lo sperimentalismo ambientale di "Marianne's Dream", per l'eleganza e la raffinatezza di "Into The Waves", per l'incedere liturgico di "The Last Refuge", per l'electro-wave indiavolata di "The Beginning Of The End" eccetera, fino alla conclusione affidata a "A'dam And Eva", autentico classico di stampo darkwave dai toni circensi dove, per l'ennesima volta, Martin duetta con una delle svariate cantanti che hanno collaborato negli anni al progetto Attrition. Un altro importante tassello per coloro i quali dovessero ancora completare la discografia di un nome che ha fatto la storia della musica elettronica di stampo oscuro.
Roberto Alessandro Filippozzi