30-11-2023
RED PAINTED RED
"That Was The Reason Why"
(Zoharum)
Time: CD (38:05)
Rating : 8
Sparito pressoché nel nulla dopo aver offerto grandi cose attraverso tre EP e due album, il duo di Manchester torna con una nuova eccellente prova sulla lunga distanza, otto anni e mezzo dopo l'eccezionale "Hey Dum Dum". Trovato il giusto partner commerciale nell'attenta Zoharum (che pubblica l'album nelle 300 copie del bel digisleeve a sei pannelli), lo strumentista Simon Carroll e la singer Yew riprendono da dove avevano interrotto il loro personalissimo discorso, proseguendo nel solco di un suono trasversale che continua a non porsi limiti di sorta, fra cadenze trip-hop e nervature noise, echi di suadente darkwave e quell'innato eclettismo che vale fino in fondo quell'etichetta avant-pop saggiamente adottata in sede di promozione. RPR continua a suonare come nessun altro, e questo sin dall'opener "Human Condition", scura e noisy nel suo ruvido crescendo, mentre la seguente "Astronauts" rincara subito la dose quanto ad estro, evidenziando per l'ennesima volta le qualità canore di Yew, voce particolare tanto quanto le musiche di Simon, col quale la simbiosi è totale. Quando certe suggestioni noise cedono il passo alla melodia, come in "Come To Me", rimanere inebriati è davvero un attimo, e lo stesso accade quando il duo spinge su quell'intensità che tanto agevolmente riesce a sviluppare ("Field Of Life", imperiosa nei cantati, e "Silence", vero e proprio esempio di industrial-pop). Come sempre è la sottigliezza delle strutture a colpire nel segno, ed ai Nostri bastano pochi elementi ben selezionati ed amalgamati - sulla scorta del pregevole lavoro svolto con i campionamenti - per elevare significativamente la caratura di una canzone, che si tratti del delicato soffio "Knife", oppure di momenti sospesi tra un respiro etereo ed una dorsale vibrante quali "Dances" e "Bird Love", o ancora di un vortice algido ed emozionante come l'atto finale "Adrenaline", edificato su ritmiche e suoni davvero inusuali. L'esperienza, le capacità, il talento e la classe dei RPR fanno ancora una volta la differenza, anche dopo un lungo silenzio, e noi, che abbiamo avuto il privilegio di porteli seguire in tutta la loro splendida carriera, non possiamo fare altro che consigliarvi ancora una volta di lasciarvi sedurre dal loro sound così unico e particolare.
Roberto Alessandro Filippozzi
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