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Room 107

30-11-2023

WAVESHARD

"Waveshard"

Cover WAVESHARD

(Corvus Records)

Time: CD (38:42)

Rating : 7.5

L'intenso sodalizio artistico tra Adriano Vincenti e Giovanni Leonardi non si ferma a L'Amara e Senketsu No Night Club, ma prosegue ora col nuovo progetto Waveshard, che coinvolge attivamente non solo quell'Izzy Op De Beeck già all'opera col duo italico nei suddetti act, ma anche la singer lituana Simona Navasinskiene. Proprio quest'ultima si rivela determinante per le sorti di questo prezioso debutto, edificato su un'ambient notturna dalle venature jazz-noir (incarnate soprattutto dal bel lavoro ai fiati di Izzy, tra corni e tromba), base eterea e malinconica - assieme a calzanti e ben selezionate field recordings - sulla quale posare con grazia sussurri e bel canto. L'apertura, con la strumentale "Sauletekis", è subito nebulosa e sfuggente come è nella natura stessa dell'opera, e quando Simona subentra nella seguente "Horse's Eyes", ecco che la magia si compie e, d'incanto, le ambientazioni notturne prendono la forma di vere e proprie canzoni. Decisiva la doppietta a seguire: sia "Hardships Fade" che "The Void" si tingono di finezze ritmiche, fra trip-hop ed ambientronica, rappresentando con l'eccellente prova vocale l'apice qualitativo dell'album. Tocca ad "Ash Tree" incarnare il lato più malinconico del songwriting, laddove "Within You" esplora con cautela e cognizione di causa glitch e rumori, sulla scorta dell'etereo canto; la chiusa è strumentale, dapprima con "Borealis", squisitamente cinematica nelle sue macchinose dinamiche electro-industrial, e infine con "Murder By Love", coi suoi fiati ariosi e gentili che, in questo Seaside remix, sfociano in un epilogo tutto fatto di suoni naturali. Al netto delle influenze apertamente citate (The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble, Dale Cooper Quartet, Mount Fuji Doomjazz Corporation), il combo internazionale Waveshard brilla per la concretezza e la solidità della visione d'insieme, proprio come l'album - seppur decisamente più luminoso - che Oophoi realizzò nel 2005 con la John-Krol o i gioielli underground dei Red Painted Red, meritando l'attenzione di quel pubblico naturalmente portato a lasciarsi sedurre dalle più suggestive, suadenti ed inebrianti vibrazioni notturne. Alla prossima prova, sarà legittimo attendersi grandi cose da un ensemble così ben assortito. Produce la bulgara Corvus Records in un elegante digipack.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://waveshard.bandcamp.com/

https://corvusbg.com/