08-08-2022
STEVE ROACH
"What Remains"
(Projekt)
Time: CD (70:26)
Rating : 7.5
Dopo quarant'anni di carriera e circa 230 pubblicazioni, il decano californiano dell'ambient non ha davvero più bisogno di presentazioni, men che meno per quest'ennesimo capitolo del suo duraturo e fortunato sodalizio con la Projekt di Sam Rosenthal. Le quattro lunghe tracce di "What Remains", edito in un essenziale digipack, si possono considerare infatti una sorta di summa delle quattro decadi in cui il compositore americano ha esplorato in lungo e in largo i sentieri dell'ambient music, dalle derive cosmiche a quelle più tribali, spesso letteralmente ad un passo da certa new age, ma sempre con una concretezza superiore. In apertura, i ventisei minuti di "Currents Of Compassion" ci guidano verso l'infinità del Cosmo attraverso synth placidi e melodiosi (per l'album, Roach ha usato strumenti analogici e digitali, impiegando apparecchiatura modulare e persino l'ocarina), sulla scorta di glitch ed elementi ritmici in lento e costante crescendo d'intensità, mentre "Prometheus Passage", traccia più breve delle quattro coi suoi "soli" sette minuti abbondanti, si snoda attraverso una coltre ambient più misterica e impenetrabile, dalla quale emergono droni radiosi verso il finale. Gli oltre ventuno minuti di "The Gone Place", fra ritmiche più compiute in ottica tribal ambient, offrono una gamma di squisite sfumature audio dal taglio filmico, sottolineando una volta in più come si lavori ai massimi livelli in termini di produzione quando in campo scende Steve, il quale chiude da par suo coi raffinatissimi minimalismi di luminosa ambient della title-track, quarto d'ora finale che conferma come l'album in esame possa col tempo arrivare a meritare un posto fra quelli da consigliare in una discografia vastissima come quella del mastermind statunitense, in quanto estremamente rappresentativo delle sue prerogative artistiche. Per Roach questa è già la nona uscita sulla lunga distanza del 2022, ma finché il livello d'ispirazione è quello di "What Remains", ben venga tutta questa prolificità.
Roberto Alessandro Filippozzi