31-08-2021
MARK SEELIG
"The Disciple's Meditation"
(Projekt)
Time: CD (67:31)
Rating : 7.5
In un arco temporale lungo sedici anni, a partire da quel "Disciple" autoprodotto nel 2005 (poi ristampato nel 2010 dalla Projekt), il musicista americano Mark Seelig giunge al terzo capitolo della sua "The Disciple Series", un anno dopo il ben accolto "The Disciple's Path". Si tratta anche del terzo lavoro che il Nostro firma da solo, in una discografia che, nell'arco di una ventina di uscite, lo ha visto per lo più condividere le sue opere con nomi del calibro di Byron Metcalf, Loren Nerell e Steve Roach. Realizzato in un essenziale digipack, questo nuovo capitolo vede Mark nuovamente alle prese coi flauti Bansuri, strumenti in bambù che il musicista ha iniziato a padroneggiare alla soglia dei 42 anni d'età (studiandoli per un decennio con un importante maestro), mentre sono gli ospiti a prendersi cura della restante strumentazione: il già citato Metcalf (coproduttore del lavoro in esame), Paul Casper (Frore), Vito Gregoli e Dashmesh, impegnati fra synth, droni e percussioni. Il cammino prosegue fra ambient e new age, sempre sulla base dei Raga indiani tanto amati da Seelig, alla ricerca di un'elevazione spirituale in musica atta a facilitare meditazione, respirazione e lavoro cerimoniale. Il misticismo orientale viene veicolato con piena efficacia dal flauto, vero protagonista dei brani, sia quando le partiture si fanno più propriamente ambientali (il risveglio spirituale di "Mountain Meditation" e la chiusa più dronica di "Sunset Meditation"), sia quando sono le suggestive e suadenti percussioni etniche a scandire l'incedere ("Rain Meditation", "Whirling Meditation", "Prana Meditation"). I profumi dell'India emanano dalle note di un lavoro sicuramente intimo, ma universale nelle sue possibilità di utilizzo, che ovviamente vanno ben oltre il mero intrattenimento a base di musica: nell'arte di Mark Seelig scorre un fiume di spiritualità che scava nell'anima e che può realmente aiutare nel proprio percorso chiunque cerchi di elevare sé stesso attraverso la disciplina. Riuscire a fissare su disco - con siffatta efficacia e senza mai scadere nel manierismo - una musicalità così pienamente funzionale alle metodologie di crescita interiore non è davvero cosa da tutti.
Roberto Alessandro Filippozzi