13-03-2018
NOTCHNOI PROSPEKT
"Polyurythane"
(Frozen Light)
Time: CD (54:36)
Rating : 7
I Notchnoi Prospekt sono uno degli act più longevi della scena elettronica russa, visto che sono nati nel 1985 e hanno esordito 5 anni dopo con l'ottimo "Sugar". Alla frenetica attività che ha caratterizzato i primi anni è seguito un progressivo diradamento delle uscite, dovuto anche alle alterne vicende che hanno interessato la line-up con continui cambiamenti. Dopo sette anni dall'ultimo lavoro, ecco che ritornano con questo "Polyurythane", dove l'intento sembra quello di trovare nuove vie alla propria arte. Va subito detto che l'obiettivo è raggiunto solo a metà. La tracklist di "Polyurythane" è caratterizzata da una alternanza fra brani tradizionalmente synthpop e cose più sperimentali. Alla prima categoria appartengono pezzi come l'aggressiva "Radio Set", la visionaria "Telephone Call" (presente anche in versione remix) e la conclusiva "Polyurethane". Vi sono poi episodi in stile techno-punk ("Hitler's Drawers") o un piacevole omaggio agli anni '80 come "Beard". Il resto del programma è fatto da momenti di sperimentazione più o meno riusciti. Ad esempio "Two", con il suo inizio etnico e la ritmica idm, può essere considerato come una delle cose migliori del disco, al pari dello psycho-blues di "Skipidar". Vi sono poi dei pezzi in cui i Notchnoi Prospekt si avventurano in territori impervi, andando ad esplorare il lounge e il jazz ("Winter Sea") o il pop obliquo e sperimentale di Captain Beefheart ("Player"), il tutto con esiti non proprio positivi. Quando invece tornano a cose più elettroniche, i nostri raggiungono ottime vette espressive come nell'onirica "Quarrel", che rimanda alle cose più recenti di Carter Tutti. Il difetto principale di "Polyurythane" è quello di non riuscire ad operare una sintesi fra le cose synthpop e quelle più sperimentali, tanto che a tratti sembra di sentire due dischi diversi. Questa schizofrenia è accentuata quando il gruppo cerca di azzardare contaminazioni piuttosto estreme, come quelle con jazz o blues, generi che non sembrano essere nelle corde dei Notchnoi Prospekt. È tuttavia apprezzabile il loro tentativo di cercare nuove vie al sound che li caratterizza fin dagli esordi. Aspettiamo le prossime uscite per capire la direzione che verrà intrapresa.
Ferruccio Filippi
https://myspace.com/notchnoiprospekt