18-03-2017
JAMES BATTY
"Sanctuary (Overtones and Deviations)"
(Frozen Light)
Time: CD (42:42)
Rating : 7
Uscita molto particolare per la russa Frozen Light questo "Sanctuary (Overtones And Deviations)", debutto del giovane pianista e compositore londinese James Batty rilasciato a maggio dello scorso anno, in netto contrasto con le altre proposte più aggressive in scuderia come quelle di Zoloft Evra, Winterblood o Moloch, per citarne alcune. Lavoro complesso e ricercato nel suo seppur minimale ed evocativo dipanarsi, una commistione di pulito ambient pianistico e sintetizzatori cupi ed ostici nella maggioranza dei casi, che ha richiesto tre mesi di registrazioni nei quali Batty ha lasciato scorrere le proprie idee e concetti sonori liberamente, senza costrizioni di genere o suoni. Il titolo diventa qui estremamente esplicativo, introducendo un album che è l'emblema stesso del mondo personale dell'artista londinese, ricettacolo in cui i suoi studi e ricerche trovano finalmente una via di espressione definitiva e particolarmente ponderata, frutto di mera ispirazione da un lato e di complessa uscita dagli schemi compositivi tradizionali dall'altro. Nel primo caso, alcune delle forme sonore che possiamo ascoltare in questo debutto traggono origine da opere d'arte e cinematografiche quali i quadri dell'artista Jo Baer (uno dei quali fa anche da copertina all'album), le sculture di Henry Moore e il film "Caché" di Michael Haneke. Nel secondo, Batty è uscito dalla classica scala cromatica di 12 toni per passare ad una di 16 toni per quanto riguarda il pianoforte o le altre strumentazioni che possiamo ascoltare, come violino o chitarra, mentre per i sintetizzatori ha voluto sperimentare un uso che da un lato ne esalti le frequenze e dall'altro ne faccia percepire il lento morire del suono, per esempio utilizzando un synth come il Gendyn che genera suoni secondo una distribuzione probabilistica. Il risultato è un album astratto e vivido, estraniante ed inquieto, pura ricerca sonora di un giovane a cui piace studiare le regole del suono per poi piegarle alla propria curiosità e volere, vivisezionandone l'essenza. Disponibile in 300 copie numerate su Frozen Light ed in versione digitale per l'americana Zeromoon.
Lorenzo Nobili