23-07-2016
RASALASAD
"Thismorphia"
(Thisco)
Time: CD (47:48)
Rating : 5
Il portoghese Fernando Cerqueira, mente unica del progetto Rasalasad nonché proprietario della label Thisco, mette a punto un curioso lavoro nato unendo i propri suoni a quelli di altri autori ben noti della scena industrial e noise, aggiungendo qualche perla personale ed alcune curiose varianti ad un impianto che assume le forme univoche di un album piuttosto che di una compilation. Alla base dell'opera c'è sempre il sound di Rasalasad, fatto di drones lunghi di matrice space-ambient, calmi, soffusi e rilassa(n)ti, e ciò è evidente in particolare nei due brani firmati dal solo Cerqueira, dove emergono anche echi bucolici, temi strumentali e atmosfere placide. Altrove si opera una sovrapposizione tonale che in alcuni frangenti funziona, mentre in altri lascia il tempo che trova. Da menzionare sono soprattutto i 'collage' con i rumoristi classici Merzbow ed Emil Beaulieau, che danno luogo ad un contrasto efficace fra tranquilla linearità e abrasività sconnesse. Al pari e ancor meglio funziona l'accostamento con le industrializzazioni di Smell & Quim (di gran lunga il momento migliore del disco), foriere di una base densa battuta da profondi rintocchi ritmici e tonalità in crescendo. Le restanti tracce vivono soprattutto del marchio soft di Rasalasad, a cui vengono unite voci (Jarboe, Wild Shores) e poco altro garantendo una buona amalgama di fondo, ma anche una piattezza che alla lunga annoia. Sicuramente appaiono un minimo più originali il pezzo arricchito dai frammenti audio di Anthony Burnham e quello caratterizzato dal testo del filosofo John Zerzan, mezzo ideale per trasmettere - al di là dei suoni - alcuni principi cari all'autore portoghese. Piuttosto inutile il remix del connazionale Shhh..., posto a mo' di francobollo a fine disco. Nel complesso, un lavoro non indimenticabile che gode di pochi spunti interessanti: le idee di fondo sono ridotte al minimo sindacale, ed anche la fusione con excerpts di autori importanti si traduce spesso in un'occasione perduta.
Michele Viali