10-09-2015
RAPOON
"What Do You Suppose? (The Alien Question) / Project Blue Book"
(Zoharum)
Time: CD 1 (70:19); CD 2 (70:32)
Rating : 7.5
La lunga collaborazione tra lo storico act dell'inglese Robin Storey e la label polacca Zoharum ci consegna un'altra ristampa di un tassello perduto, ossia quel "What Do You Suppose?" uscito nel 1999 e mai ripubblicato prima d'ora. Il tema dell'album ruotava attorno alla presenza aliena (alcuni estratti sono stati ricavati da "The Alien Question" di Mr. Hoh Krill), che viene affrontata dall'ex Zoviet France sia con i mezzi classici di norma utilizzati negli altri lavori a nome Rapoon (temi circolari e linee sonore ripetute in loop), sia con soluzioni audio finalizzate a rendere al meglio l'emozione di una vicinanza extraterrestre. Le 11 tracce del disco prendono vita spesso da motivi semi-sinfonici dal vago sentore sci-fi, trovando il loro punto massimo nella lunga suite "How Many Of You Did Not Know That?", galattica e fastosa, quasi angelica nella sua ricerca di esprimere un'atmosfera in stile "Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo". Robin non rinuncia comunque ad inserire anche alcuni giri percussivi tribali tipici del suo monicker ("Waddi Haj", Never Called NJ12...", "I Don't Expect Anyone"), che danno ai pezzi una piega post-industriale smorzata e mitigata dai tripudi melodici e dalle inserzioni corali. Le basi affidate ad architetture droniche da un lato accostano i brani ad un ambient classica e 'spaziale', mentre dall'altro si lasciano andare a riferimenti filmici in stile "2001: Odissea Nello Spazio" e, in generale, si presentano con tonalità che guardano più al passato che alla modernità elettronica. Su tutta l'opera emerge costante un'atmosfera misteriosa ed esplorativa, distante dalla space-ambient anni '70 ma capace di tradurre in suoni l'immersione totale in un viaggio verso l'ignoto, alla scoperta di intelligenze superiori. Alla ristampa viene accostato il secondo CD "Project Blue Book", nuovo album costruito a partire dai vecchi nastri che erano alla base di "What Do You Suppose?". Il tema rimane il medesimo, forse amplificato da alcuni riferimenti che possono condurre alle teorie di Sitchin, mentre i suoni ci consegnano un lavoro più descrittivo con una netta diminuzione delle partiture melodiche ed un aumento della matrice dronico-rumoristica. Tutto punta verso l'oscurità e il mistero con i soliti giri in loop, le evoluzioni tribali dotate di venature anticheggianti ("They Came In Wheels Of Fire And Stars"), l'inserimento di alcuni giri ritmici electro-dub ("Better Try And Be Friends With Them") e di orientalismi velati dall'impatto spiazzante ("Dark Gods Breathing", "Leaving Us"). Le voci si fanno distanti e le linee sonore appaiono come avvolte da una bolla d'aria nel tentativo di amplificare i punti interrogativi, piuttosto che celebrare il tripudio del contatto. Se da un lato, a distanza di sedici anni, "What Do You Suppose?" mantiene intatto il suo fascino evidenziando una volta di più la personalità compositiva di Storey, d'altro canto "Project Blue Book" mette in mostra le infinite soluzioni a cui può attingere l'artista inglese senza mai scadere nella prevedibilità. Ottima confezione in digipak massiccio con artwork a tema firmato dallo stesso Storey. Recupero essenziale arricchito da una novità di gran pregio.
Michele Viali
http://www.the-edge.ca/pretentious/rapoon/home.html