Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

21-06-2014

TELEFANTASTICO

"Death Poems"

Cover TELEFANTASTICO

(OPN)

Time: (39:54)

Rating : 7.5

Progetto al debutto assoluto, Telefantastico proviene dalla Finlandia, a dispetto di un nome italofono. L'esordio è scintillante: otto tracce incentrate su poderose frequenze basse e sintetiche per creare un sound che si pone a metà strada tra l'oscurità scandinava e l'essenzialità di un'elettronica analogica e dilatata. Sul piano tematico l'album è una sorta di excursus di sentimenti negativi (bene elencati dai titoli dei brani) che finiscono per sfociare in un barlume di luminosità, affidata nel finale a tracce eloquenti come "Acceptance" e "Hope", alla base della (presunta) filosofia esistenziale del progetto. Le strutture dei pezzi sono semplici e lineari, la loro efficacia poggia su una maestosità tonale che sembra imitare la grandezza gelida e geometricamente perfetta di un palazzo di vetro. Lo stile vede la sovrapposizione di pochi elementi sotto cui pulsa costante una base di synth dai toni retrò e avvolgenti. A completare i quadri cristallini concorrono pochi elementi aggiuntivi: rumori di rifinitura, basi secondarie, fugaci ritmiche, tracciati cibernetici circolari. A svettare sono i momenti più plastici e indefiniti che si ergono ad inizio CD ("Disbelief" e "Denial"), laddove l'oscurità e il manierismo lasciano il posto ad un'espressione personale, lucida nella sua geometrica precisione formale. Altri passaggi tendono a trasformare gli astrattismi di partenza in atmosfere plumbee che meglio si conciliano con la grande stagione post-industriale. L'unica melodia del disco va (non a caso) ad adornare la conclusiva "Hope", arrivando, dopo sprazzi di sperimentazione minimale, a toccare le note dell'anima con un'orchestrazione digitale che incarna il classico chiarore alla fine del tunnel. Buona prova d'inizio confezionata in un folder di formato 7" (per sole 300 copie prodotte) il cui artwork funge da specchio ideale dei suoni.

Michele Viali

 

http://www.telefantastico.com/

http://www.opn.fr/