14-05-2014
TROUM
"Mare Morphosis"
(Transgredient Records)
Time: (51:30)
Rating : 8
Terzo capitolo nella cosiddetta trilogia "Power Romantic", iniziata da Troum nel 2010 col CD "Mare Idiophonika" e continuata nel 2012 con "Grote Mandrenke". Il materiale di partenza e gli arrangiamenti per l'unica lunga traccia che compone "Mare Morphosis" sono stati creati tra il 2009 e il 2013 e sono in parte basati sulle registrazioni del 7" "Bach Eingeschaltet, Dritter Band", relativo alla serie di rifacimenti di opere di Bach messa a punto dalla label Reue Um Reue, a cui prese parte anche il duo germanico nel 2010. L'album segna un punto d'arrivo per la band, che tocca un livello stilistico mai raggiunto prima: i lunghi arazzi cesellati a suon di note diventano in questa occasione una gigantesca partitura orchestrale elaborata sia con marchingegni elettronici sia con strumenti, assumendo le forme di un mix di basi sintetiche, temi di archi e motivi kraut-rock. Permane il senso di magniloquenza e sterminatezza tipico della musica dei due autori germanici, ma il tutto assume un'estensione più vitale, dovuta al melange sinfonico che ne caratterizza la macrostruttura. Gli oltre 50 minuti del pezzo adottano sfumature diverse che vanno da un'imponente partenza (prossima ai grandi temi sonori di Les Joyaux De La Princesse) per passare ad una pomposità melodico-orchestrale che ci traghetta verso il tema centrale, nostalgico e unitario, picchettato da fugaci rumori. Da qui inizia un'evoluzione dronica continua, dotata di una forte carica oscura e malinconica che riprende motivi orchestrali tramutati in soffici tappeti acustici. Le rifiniture kraut riemergono nelle fasi conclusive con echi anni '70 e passaggi ricchi di colori, inaspettati ma ben collocati all'interno di un impianto tanto complesso quanto ordinato. Le sessioni ritmiche di batteria danno una ulteriore sfumatura all'insieme, echeggiando giri rock di vecchia data. Le onde del mare, oltre ad essere presenti come riferimento tematico e come campionamento sonoro, diventano il simbolo di uno scorrimento costante e ondulatorio che viene ricostruito all'interno dell'album. Senza dubbio un lavoro originale nella carriera di Gitschel e Knappe, il più vicino ad un concetto classico di musica, sebbene rivisto alla luce delle necessità espressivo-stilistiche che hanno segnato l'intera produzione di Troum. L'opera, prodotta dall'etichetta personale del progetto, viene presentata in un ampio digipak a 8 pannelli che ne amplifica l'effetto grazie ad un artwork 'liquido' perfettamente in linea coi suoni. Uno tra i maggiori sforzi compositivi del duo germanico.
Michele Viali