23-05-2013
VANLIGT FOLK
"Vanligt Folk"
(Progress Productions)
Time: (14:03)
Rating : 6
Bella gatta da pelare si è presa la Progress Productions con l'EP omonimo del trio svedese Vanligt Folk. La musica dei tre ragazzi scandinavi, infatti, è quasi impossibile da catalogare, presa com'è a contaminare i generi più disparati. La loro ricetta è semplice e geniale al tempo stesso: si prendono un po' di generi musicali, si portano all'estremo sfruttandone solo gli aspetti più sperimentali e li si mescola insieme. Ricetta semplice, affascinante, ma che nasconde insidie. Non sempre infatti la 'mescola' viene bene, risultando spesso poco amalgamata e indigesta anche agli stomaci più forti. In pratica queste operazioni portano ad ottenere o dei capolavori, o delle ciofeche clamorose. "Vanligt Folk" si situa a mezza strada. L'opener "Herrar Och Hundar" è una danza rituale percussiva, impreziosita da vaghe tastiere elettroniche, che risulta trascinante e divertente. Con "Moralekonomin/Ofreda Biståndet" il gruppo si addentra in territori meno immediati, scavando fra dub e le prime cose della musica industriale (Throbbing Gristle e affini), con un retrogusto vagamente acido che contrasta con le atmosfere plumbee evocate dalle tastiere e dalle percussioni, sempre in primo piano. "Idioter Av Församlingen" è il pezzo più scanzonato e ironico, dove trovano casa EBM, rock, punk e ska in un minestrone saporito e ricco di buoni profumi. Probabilmente la dimensione più consona al trio è proprio questa, piuttosto che la pretenziosità dub-esque della conclusiva "I En Värld Utan Hjältar", dove i nostri sono troppo intenti a prendersi sul serio e giocare con atmosfere eteree che non gli competono. "Vanligt Folk", disponibile in vinile 12" o in download digitale, è quindi un esordio che merita interesse e si fa notare anche per l'uso intelligente della lingua svedese, che da una parte penalizza la comprensione del testo, ma dall'altra diventa un sorprendente strumento ritmico. Tuttavia il giudizio resta sospeso, limitandosi ad una semplice sufficienza, in attesa di capire quale sarà la direzione precisa intrapresa dal progetto.
Ferruccio Filippi
http://www.progress-productions.com/