06-03-2013
AMETSUB
"All Is Silence"
(Nothing66)
Time: (47:59)
Rating : 8
Dal Giappone con furore torna per la sua terza fatica questo raffinato compositore di musica elettronica, che nel giro di poco tempo è già diventato un campione amato e stimato in tutto il mondo. Già nei precedenti lavori, "Linear Cryptics" del 2006 e "The Nothings Of The North" del 2009, aveva evidenziato una padronanza della materia glitch, spesso associata a ritmiche e atmosfere inusuali. Dalla musica latinoamericana all'ambient più sperimentale, dal jazz alla lounge music. Di tutto ciò si è accorto il grande Ryuichi Sakamoto, che ha eletto il giovane talento del Sol Levante ad astro nascente della musica elettronica. "All Is Silence", il nuovo disco uscito dopo quattro anni dal precedente, affina le armi di seduzione di Ametsub, regalando atmosfere conturbanti e particolari. La ritmica glitch è sempre presente ed è ormai un marchio di fabbrica per questo progetto, ma ciò che colpisce è la profondità delle partiture melodiche e ambientali, nonché degli arrangiamenti, mai così curati e funzionali allo sviluppo dell'opera nel suo complesso. Dall'iniziale "Utmost Point" alla conclusiva "Cloudsfall", passando per piccole gemme sonore come "Lucent" o "Sun Of Madrid", il mondo di Ametsub si rivela ora pieno di colori, ora più oscuro, ma sempre sereno e meditato. Che sia jazz o bossanova, che sia ambient o qualche tentazione danzereccia, Ametsub marchia a fuoco ogni composizione attraverso una perizia tecnica fuori dal comune e un'attitudine a saper trovare gli incastri giusti per ogni singola nota e ritmo davvero mirabile. La saggezza orientale incontra le rigide strutture occidentali: l'ibrido che ne è nato è una delle migliore uscite degli ultimi anni.
Ferruccio Filippi