26-01-2013
B.ASHRA
"Monks"
(Separeted Beats)
Time: (65:09)
Rating : 7
"Monks" è una ristampa, o meglio una trasposizione su CD di un lavoro composto nel 1999 in occasione di una performance dell'accademia di kung fu di Berlino. Bastano il titolo e il tema, prima ancora che i suoni, a trasportarci in un'ambientazione orientale e meditativa, universo ideale per il progetto del tedesco Bert Olke, perfettamente in linea con alcune delle sue precedenti realizzazioni discografiche. L'opera, a cui prese parte anche Travis McMurphy, è divisa in due movimenti distinti di ampia durata, strutturati con modalità decisamente differenti, ma collegati tra loro da un mood ambient altamente rilassante basato su temi insistenti e prolungati. La prima parte, di quasi 45 minuti di durata, vede la gradata sovrapposizione di elementi diversi: in avvio si ha un tenue fascio di drones che funzionerà da base per tutto il pezzo, a cui vengono via via accorpati i rintocchi di strumenti a corda, gli overchanting dei monaci buddisti, le classiche trombe dal tono profondissimo tipiche dei monasteri tibetani e i gong orientali; nel finale vengono aggiunte delle percussioni tribali che aprono le porte ad un'inaspettata ritmica elettronica, che chiude il pezzo in stile techno/IDM. La seconda traccia, della durata di circa 20 minuti, ha una struttura molto più semplice e lineare, specchio di una introspezione solitaria operata tra monti dell'Himalaya. L'ambientazione è calma e naturalistica, generata da un unico drone battuto da soffi di vento, tintinnìi di campanelli in stile orientale e qualche cinguettìo sullo sfondo; tutto è ridotto al minimo, dai toni alle evoluzioni. Sebbene "Monks" non sia un album per tutti i gusti (e anche gli amanti dell'ambient potrebbero avere qualche difficoltà nel sintonizzarsi appieno con lo stile di Bert Olke), l'effetto dei suoni è penetrante e traduce al meglio l'idea filosofico-orientale da cui ha preso vita. Utile come colonna sonora (fine per cui l'opera è stata scritta), ma funzionale per qualsiasi mente sia di capace di lasciarsi cullare dalla magia dei suoni senza attese preconcette.
Michele Viali