30-09-2012
SIGMA OCTANTIS
"Disséminations"
(OPN)
Time: (57:24)
Rating : 8
Il progetto Sigma Octantis, ispirato nel monicker dalla stella più vicina al polo sud celeste, vede la luce dodici anni fa. Sebbene sia complicato dare un nome ad ognuno dei membri di questo brillante act, avvolto in un alone di mistero, basti sapere che nella loro carriera già più che decennale la musica dei tre (chitarra, basso, percussioni ed elettronica) ha già subito cambi di rotta ed evoluzioni inaspettate, partendo da un post/punk ruvido fino ad abbracciare l'attuale dark ambient, definizione che sarebbe però impropria nel riassumere l'avvincente proposta. "Disséminations" è già il loro terzo lavoro, primo sotto la francese OPN, dal '97 sul mercato offrendo produzioni sperimentali per palati affini. Il confronto con i precedenti "Invocations" (2007) e "Dislocations" (2009), entrambi per la Divine Comedy, mostra una band all'apice della propria creatività ed elegge questo "Disséminations" quale opera fondamentale per abbracciare l'universo magnifico e ritualistico di questo trio senza nome. L'ambient sound crudo e gotico del primo lavoro si è arricchito di psichedelie post-rock, tribalismi esoterici e ritmati inserti elettronici. Un connubio eseguito inoltre con raffinatezza e produzione cristallina, che ogni amante del sound ambient più sperimentale non dovrà farsi mancare. L'opener "Télescope Totem" racchiude nella sua essenza lo spirito del gruppo, emergendo dalla dark ambient come un monolito experimental-rock non lontano dai fasti di Tangerine Dream o primi Pink Floyd. I brani strumentali scivolano sull'ascoltatore e lo prendono per mano per un piacevole viaggio nell'ignoto senza ritorno. "Mémoires De L'Oubli" è affidata alle percussioni, mentre "A Place Where The Earth Touches Heaven" è un'ascesa chitarristica e lisergica. Più ritmata e a tratti persino danzabile "Le Bleu Du Ciel, Une Dérniere Fois", che apre verso un approfondimento più club-oriented. "Disséminations" va a completare una trilogia evolutiva assolutamente perfetta, che pubblicizza al meglio la modesta label OPN, che nasconde nella fucina artisti forse un po' pragmatici come i Sigma Octantis, ma che non si prendono la libertà di deludere chi verrà sedotto dai loro suoni spaziali e interiori. Un viaggio nell'anima, la scoperta di un universo interiore.
Max Firinu