11-08-2011
BLEIBURG
"Till The Last Night"
(The Eastern Front)
Time: (70:20)
Rating : 6
Dopo il non proprio riuscito "Indivisibiliter Ac Inseparabiliter", uscito due anni fa, l'act croato Bleiburg torna a far leva su tematiche storico-belliche, rivedendo però in modo pressoché totale l'approccio sonoro. "Till The Last Night" propone derive stilistiche diverse per cantare le vicissitudini militari dello stato di Israele, che - come ci vuole insegnare il libretto allegato - si trovò a combattere da solo contro gli stati islamici rei di non legittimarne l'esistenza (sic!). Stefan Rukavina - mente del progetto - giostra tutto l'album sulle ritmiche elettroniche, variandole a seconda dell'occorrenza: dai toni aggressive pop di "Anu Mahrizim Ba'Zot", "La Brigada Majal" e "Six Days", fruibili anche nei dancefloor, alle basi cadenzate e marziali di "Never Surrender", "Life Is Dangerous And Faith" e "The Bar Lev Line"; dai tribalismi dal sapore mediorientale della title-track e di "Azan" fino agli andamenti spezzati di "The Smell Of War" e "The Source Of Power". Le basi vengono modellate con una o due linee di synth, completate dalle immancabili voci campionate di personaggi storici e infine adornate di un po' di colore etnico, con qualche sonorità orientale e sporadiche voci salmodianti. Un disco scarno ed essenziale sia nei suoni che nelle strutture, sicuramente povero per quel che concerne gli arrangiamenti. In assoluto prevale la matrice electro, a tratti tesa verso soluzioni house, ma dotata di un curioso profilo laddove viene unita a proclami politici e declamazioni guerresche. A livello tematico un album scomodo, veicolo di messaggi riguardanti questioni ancora irrisolte e attriti tuttora in atto. Sconsigliato a chi ama la scena marziale, e decisamente più idoneo per chi segue il filone dance rivisto con un minimo di stravagante originalità.
Michele Viali
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