16-04-2011
MELMAC
"Le Desert Avance"
(Ronda)
Time: (44:13)
Rating : 6
La band francese Melmac, nata ben dodici anni fa, giunge solo adesso al suo terzo album dopo un ampio periodo di inattività. Il nuovo lavoro si fonda su una commistione di suoni strumentali ed elettronici che vanno ad intessere architetture di vario genere: dal post-rock ambientale ad una singolare sperimentazione che rimanda ad alcune sonorità proprie dei Sonic Youth, specialmente nell'uso della chitarra elettrica. Proprio questo strumento si erge a massimo protagonista, sporadicamente utilizzato in maniera melodica con evidenti venature malinconiche ("Killer"), ma per lo più finalizzato a generare poderosi muri elettrici che rimanderebbero, se non fosse per una limitata oscurità, al moderno doom. In particolare i riff vengono fusi a prolungati temi ambientali nella ripetitività ciclica dell'iniziale "Trahison", inframmezzati ed interrotti dai silenzi nella succitata "Killer" e in "Accident", ovattati e soffocati per poi emergere sorretti da basi percussive in "Boom" e infine intrecciati nella fitta trama di "Soldat", l'ispirato pezzo conclusivo che assume le fattezze di una grande muraglia sonica in movimento, segnata da un trionfo finale di ritmiche militareggianti. Toni nettamente diversi vengono usati solo nella title-track, in cui una voce recita sullo sfondo torbido di una base forse strumentale, ma profondamente cupa. Si fatica a trovare veri punti di forza in un'opera concettualmente indefinita, ancorata ad una sperimentazione fredda e ad esiti ambientali che possono senza dubbio essere migliorati: nel complesso un disco che tende ad essere evocativo, ma senza precisi riferimenti. Distribuito sia nell'impalpabile versione download che nel ben più consistente vinile, con allegato anche il formato CD.
Michele Viali