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Room 107

13-03-2011

VERNEY 1826 and PHANTOMS OF THE S.S.

"Anthem & Procession"

Cover VERNEY 1826 and PHANTOMS OF THE S.S.

(Shinto Records)

Time: (79:23)

Rating : 7.5

All'atto di andare a scoprire due act particolari ed assai poco noti da queste parti, vogliamo in primo luogo recuperare questo corposo e suggestivo split di fine estate 2010, certi di far cosa gradita prima di indagare sul nuovissimo album di Verney 1826 (appena immesso sul mercato). Equamente diviso nei suoi quasi 80 minuti (otto brani a testa), il dischetto si apre con Verney 1826, progetto tedesco capeggiato da Meiko Richert, che per l'occasione rende il proprio suono più atmosferico rispetto al maggiormente sinfonico debut-album "Nebelland". La musicalità soffusa e misteriosa di Verney 1826, qui piegata al verbo di Gregory James Wyrick e della sua raccolta di opere "The Method Learned" (tomo ben noto in ambiti dark ambient ed industrial, vedi Immundus ad esempio), si tinge di linee di synth scure e totalizzanti che, sotto un alone di mistero, celano sussurri, archi, recitati, nervose incursioni di piano, cori gregoriani, battiti rituali e voci angeliche: tutti elementi funzionali alla creazione di un flusso oscuro e penetrante, ricco di quel sottile ma palpabile pathos che solo i più fini compositori riescono ad esprimere. Menzione d'onore per la lunga "October Hail", fine ed ipnotica ma pronta a farsi dura ed intensa fra vocals severe, e molto valida anche la collaborazione attiva con Phantoms Of The S.S. per la più rituale "Legion", ma la vera perla è "Extinguish And Born", gioiello elevato dalla preziosa presenza vocale di Dawn Wagner (Scarlet Slipping, ex-Trance To The Sun). A parte il brano realizzato assieme, gli americani Phantoms Of The S.S. sono davvero i compagni ideali per uno split con Verney 1826, perché il sound del quartetto del Minnesota è se possibile ancor più misterioso di quello dell'act tedesco (rispetto al quale i 'fantasmi delle SS' sono stati anche molto più prolifici, tra CDr ed uscite in download). Zoe Sakti, Oni Sakti, 1 Phantom e 1 Other sviluppano un sound più marcatamente elettronico, ma sempre sottile, ipnotico e particolarmente ossessivo, sul quale innestare sporadiche voci e campioni vari. Questo almeno fino a "Echo Game", dove una vecchia canzone fa da sfondo ad un plumbeo tema sinfonico, seguita a ruota da una "Red Ego" in cui tenui pennellate industrial ambient si mescolano ad una marcia militare d'epoca; sembra di piombare in piena brown area, come anche l'industriale "Kiosk" suggerisce, prima che "Procession" chiuda i giochi fra samples e rumori vinilici, sull'ennesima ossessiva linea di synth. Uno split se vogliamo non troppo indicativo degli indirizzi stilistici dei due act, sicuramente dediti a più sperimentazioni del solito nelle tracce realizzate per l'occasione, ma comunque utile per sottolineare una volta in più la bravura e la ricercatezza sonora di entrambi i nomi coinvolti, meritevoli di essere scoperti ed apprezzati dai più fini intenditori.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/verney1826

http://www.phantomsofthess.com/