19-11-2009
MY LIFE WITH THE THRILL KILL KULT
"Death Threat"
(Rustblade/Masterpiece)
Time: (48:02)
Rating : 7.5
Ritrovare uno dei nomi che contribuirono a rendere fondamentale il catalogo della storica Wax Trax! sotto l'egida della nostrana Rustblade, almeno per quanto concerne il mercato europeo, è una sorpresa non da poco, nonché un dato di cui rallegrarsi. La storica band californiana, formatasi nell'87 ed al debutto discografico l'anno successivo, ha sicuramente avuto alti e bassi nella sua lunga carriera, ma questo ennesimo ritorno per Buzz McCoy e Groovie Mann (con annesse Bomb Gang Girlz al seguito, come da copione, anche se meno presenti rispetto ai vecchi lavori) metterà verosimilmente d'accordo tanto gli irriducibili della band quanto chi certe vecchie cose proprio non le riusciva a mandar giù, causa un sound che ha virato talvolta anche troppo dal solco iniziale. Anche se a qualcuno piacerebbe parlare di industrial-rock (col termine 'industrial' preso nella sua accezione tipicamente yankee, quindi ben distante dal 'rumore' caro al pubblico europeo), oggi più che mai ci piace inquadrare la band americana in uno scanzonato contesto glam-rock multisfaccettato, complici quella passione mai sopita per gli horror di serie B e quell'ironia di fondo quanto mai irriverente e sfacciata, aspetti amplificati a dovere da look e veste grafica. L'ennesimo album della carriera dei Nostri non indugia quindi su sonorità troppo 'aliene', preferendo un piglio rock ruvido e contaminato e graffiando da subito con "Witchpunkrockstar", infarcita di samples deliranti (altro pallino dei MLWTTKK) sulla cosiddetta 'musica satanica', laddove "Invasion (Of The Ultra Modelz)" fa il verso al celebre film "L'Invasione Degli Ultracorpi" fra trame lascive e tetre ed un bel refrain acid-glam di sicuro effetto. Il nuovo disco si fregia di un rinnovato vigore, e l'energica title-track e la più solida e meno scanzonata "Lone Road" stanno lì a dimostrarlo, laddove invece "Spotlite Hooker" e la depravata "Foxxxy Rockit" pescano a piene mani dal funky, mentre "The Ultimate Nude" si mostra addirittura jazzata; il momento più coinvolgente è però "Who R U Now?", dove riemergono certi fiati del passato ed il groove si rivela letale. Bene anche la più lasciva e volgare "Bottoms Up", mentre "Psychik Yoga" chiude l'album in chiave più danceable ed inevitabilmente - visto il titolo - cerebrale. Un ritorno decisamente positivo per dei veterani astuti e sagaci che, fortunatamente, si guardano bene dal prendersi troppo sul serio, anche dopo 22 anni di onorata carriera alle spalle.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.mylifewiththethrillkillkult.com/