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Room 106

19-10-2008

ZENI GEVA

"Maximum Money Monster"

Cover ZENI GEVA

(Cold Spring/Audioglobe)

Time: (64:23)

Rating : 9

Zeni Geva è una band giapponese nata nel lontano 1987 a Tokio dalle menti di Kazuyuki K. Null e Mitsuru Tabata. L'esatta traduzione del nome in inglese è 'money violence' e la descrizione del loro sound può essere riassunta come una miscela di noise rock, math rock, death metal, thrash metal, sludge, doom e industrial metal, il tutto estremizzato e particolarmente alienante; non manca ovviamente una buona dose di pura sperimentazione. Questa preziosa ristampa da parte della Cold Spring (con 3 bonus track live inedite registrate a Tokyo tra il 1988 e il 1989) è meritevole, in quanto riesuma un disco importante per l'anno in cui uscì (1990, per l'allora Pathological Records) e per il coraggio dimostrato dal gruppo giapponese nel proporre già allora un genere indecifrabile e assolutamente ostico. Riascoltando il disco oggi, molti dischi metal catalogati frettolosamente sotto l'etichetta di industrial/metal, sludge (solo per la presenza di qualche elementare distorsione) o doom (per i tipici rallentamenti) impallidiscono al cospetto di "Maximum Money Monster", che a distanza di 18 anni risulta ancora assai attuale. Molti gruppi 'noise e/o industriali' sono sicuramente debitori nei confronti degli Zeni Geva, soprattutto per la personale modalità del cantato distorto di K.K. Null, che riesce a infondere una notevole cattiveria ai pezzi, e per la ossessiva marzialità ritmica del gruppo. Cosa non da poco, è da notare l'assenza nelle composizioni di uno strumento essenziale quale il basso. Tutto questo rende gli Zeni Geva assolutamente unici nel panorama metal d'avanguardia. Fare proprio un disco come questo significa entrare in una dimensione musicale di insopportabile tensione ossessiva (nel senso buono del termine) fatta di continue e ripetute marce demoniache costruite su poche scarne note, sufficienti però per fare male - come nel lunghissimo pezzo di apertura "Slam King" (16 minuti), martellante e con una prova vocale sofferente e devastante, un vero manifesto doom, lento e sfibrante. La voce di K.K. Null è il perno delle composizioni, e questa ugola furiosa dona un imprinting notevole al disco ed un grande impatto a tutti i pezzi. Il lavoro ha delle virate sperimentali nei brani di breve durata ("Blaze" e "Blackout"), sempre comunque arricchiti da particolari distorsioni delle chitarre. Poche variazioni musicali contrapposte a moltissime e pesanti ripetizioni ossessive di note e fraseggi vocali che mettono a dura prova l'ascoltatore incauto, ma non gli amanti di questo selvaggio e folle sound. Misuratevi con l'incalzare alienante della bellissima "Guystick Bodie" o di "War Pig", e nel genere potreste non ascoltare più i vari 'dischetti' che escono nel mondo abusato dell'industrial noise. Apocalittici e definitivi. Non da meno sono "Skullfuck", precisa e tagliente, e "On Suicide", un pezzo diverso dagli altri e quasi musicale, forse il più sperimentale che osa in territori non esplorati in precedenza, collocandosi in uno strano universo dark/noise. Splendido. Chiudono il disco i tre pezzi live, due dei quali tratti da questo stesso disco, che rimarcano ancor di più la violenza sonora del gruppo e la particolare attitudine snervante e distruttiva. Una delle ristampe più importanti del corrente 2008 che, nostalgicamente, ci ha ricordato la parabola folle e preziosa degli Zeni Geva. Acquisto fondamentale per molti, appassionati e non.

Piercarlo Tiranti (feed the Pier)

 

http://www.myspace.com/zenigeva

http://www.coldspring.co.uk/