07-07-2008
REFLEXION
"Dead To The Past, Blind For Tomorrow"
(Mach XX/Out Of Line/Audioglobe)
Time: (40:16)
Rating : 7
I finlandesi Reflexion, forse a causa della loro provenienza geografica e dell'aspetto quantomeno lugubre e decadente del frontman Juha Kylmänen, vengono inquadrati da molti nel filone del gothic rock/metal scandinavo, genere che negli ultimi anni sta totalmente perdendo credibilità presso il pubblico, nonostante numerosi cloni dei peggiori cloni dei primi HIM continuino a spuntare come funghi, perfino nel nostro paese, un tempo esente da queste ondate di mode passeggere. In realtà "Dead To The Past, Blind For Tomorrow", successore del debut "Out Of The Dark" del 2006, si avvicina maggiormente a certe produzioni pop-rock dal chiaro taglio mainstream che, invece di perdersi in atmosfere stucchevoli e ritornelli strappalacrime, preferiscono andare dritte al sodo, concedendo ben poco spazio a tastiere ed orpelli pseudo-romantici vari. Seguendo questo modus operandi, di questi tempi tutt'altro che riprovevole, il quintetto di Oulu evita di proporsi all'ascoltatore come l'ennesimo e scontato epigono dei vari Lacrimas Profundere, Charon e To/Die/For (e chi più ne ha... più ne metta!) e cesella per l'occasione undici brani a dir poco accattivanti, concatenati con maestria ed ottimamente bilanciati tra la carica rock della sezione ritmica e la vena melodica di un ottimo frontman, il quale sa essere personale ed oscuro senza il bisogno di emulare colleghi più famosi. L'originalità dei Reflexion fatica ancora ad emergere, ma in canzoni come "Twilight Child", "Black Is The Colour Of Your Life" e "Forever Got Too Long", le cui melodie farebbero impallidire gente come Goo Goo Dolls e The Fray, c'è tutto quello che serve ad un buon disco rock: una sana dose di energia da parte delle chitarre, la giusta ruffianeria dietro al microfono ed una serie (quasi) infinita di ritornelli killer. Complimenti!
Marco Belafatti