09-02-2007
TRISTANIA
"Illumination"
(SPV/Audioglobe)
Time: (48:27)
Rating : 6
Il metal versa in gravi condizioni: mancano idee, lampi, certezze (tranne i soliti 'dinosauri') e prospettive, nonostante il genere sia uscito ormai da tempo dal guscio dell'underground (sarà questo il vero motivo di tale appiattimento?)... Lo stesso si può dire per quel fenomeno, denominato gothic metal, che negli anni Novanta seppe regalarci grandi sorprese, ma che oggi - anch'esso - tende a riciclarsi in maniera più o meno ossessiva (solo i migliori si sono evoluti: vedi Paradise Lost, Anathema, Katatonia, The Gathering, Theatre Of Tragedy e pochi altri...). I Tristania si ispirarono proprio a questi ultimi e quasi dieci anni fa ci regalarono l'ottimo "Widow's Weed", per poi inanellare altri tre album più o meno simili ma tutt'altro che esaltanti (l'ultimo "Ashes" mostrava un sound più moderno, ma fu un mezzo flop). Così, il sestetto della Norvegia torna oggi con "Illumination", dove la formula è la stessa, come se il tempo si fosse fermato in un passato 'romantico' fatto di female/male vocals, lo scontro tra il bene ed il male, tra l'angelica voce di Vibeke Stene e la dura performance di Østen Bergøy. I fans forse applaudiranno, ma non noi, perché l'evoluzione è una caratteristica fondamentale di ogni grande gruppo... ma i Tristania sembra che non vogliano osare, perché tanto ormai la loro fetta di torta se la mangiano tranquillamente in giro per i festival o con i dati di vendita alla mano. Non basta una super-produzione, così come non ci ammalia più di tanto Vorph dei Samael che canta nella mediocre "The Ravens": la track-list scivola via senza particolari sussulti, così come è scivolato via l'interesse per un genere che i novizi dovrebbero riscoprire alla radice. Oggi è tardi, tardissimo...
Chemnitz