03-12-2007
4ORDER
"The Journal"
(Carmina Divina Media)
Time: (44:02)
Rating : 6
Originariamente potevamo godere del gothic metal, quello autentico ed ispirato. Poi, con il passare degli anni, nella buona e nella cattiva sorte, hanno fatto capolino da ogni parte tutte le possibili storpiature del genere: dagli abbondanti 'annacquamenti' sinfonici, alle impensate e ridondanti estremizzazioni, fino ad arrivare alle recenti e spesso mal viste contaminazioni elettroniche ed alle influenze pop ed anni '80. Ecco, se pensate che questo disco rientri in una qualsiasi di queste categorie, vi sbagliate di grosso: nella sua apparente unicità, il debutto dei 4Order, intitolato "The Journal", non può essere nemmeno circoscritto nell'ambiente gotico. Che l'immaginario a cui rimanda il concept imbastito da questi sei ragazzi finlandesi sia proprio quello pluri-abusato in produzioni gothic più o meno recenti (la storia narrata ricorda perfino quella scritta dalla nostra Francesca Chiara per il debutto dei suoi The LoveCrave) è un dato di fatto; tuttavia, quanto a soluzioni stilistiche, i nostri sembrano essere maggiormente interessati a ripercorrere la strada del progressive settantiano e dell'hard rock (sconfinando saltuariamente nell'heavy metal più classico), rivisitandone gli stilemi in chiave moderna e 'horrorifica'. Se ad un primo ascolto non è poi così difficile rimanere sconcertati dal sound proposto dai Nostri, dopo ripetuti tentativi di assimilazione esso può venire tranquillamente circoscritto in queste semplici coordinate: tra ritmiche hard rock, grottesche partiture d'Hammond e tastiere impazzite, accompagnate per l'intera durata del disco da una voce maschile (Ozzie Rissanen) scontata e talvolta inespressiva e da una cantante lirica (Marie Helsingfors) che spesso riempie le canzoni con acuti esasperati che tanto 'puzzano' di esibizionismo fine a sé stesso, sarà alquanto difficile trovare un solo brano, salvo tre o quattro episodi tutto sommato orecchiabili, che si differenzi dagli altri o che spicchi per qualità interpretative e passionalità. Evidentemente l'originalità del songwriting non è riuscita a combinarsi ad una giusta dose di spontaneità, necessaria per fare emergere una band dall'anonimato: i 4Order, a discapito dei tanti buoni spunti, sembrano purtroppo essersi dimenticati che, se si vuole scrivere un debutto convincente, non basta scatenarsi sul pentagramma ed esasperare il proprio bagaglio tecnico, ma bisogna anche e soprattutto scrivere delle canzoni efficaci! Evidentemente, a pochi mesi dalla pubblicazione di "The Journal", devono essersene accorti anche loro, dato che il nuovo singolo "Angry Spirits", appena pubblicato in Finlandia e ascoltabile tramite la pagina Myspace della band, mostra una maggiore cura del dettaglio ed un senso della melodia ancor più spiccato, sebbene l'eccessivo esibizionismo rimanga invariato. Per il momento congediamo questo debutto con una sufficienza stiracchiata ed attendiamo ulteriori sviluppi da una band che, con i giusti lavori di rifinitura, potrà forse un giorno rappresentare una buona scommessa per il futuro.
Marco Belafatti
http://www.myspace.com/the4order
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