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Room 106

05-01-2019

PORN

"The Darkest Of Human Desires - Act II"

Cover PORN

(Les Disques Rubicon/Echozone)

Time: CD (50:41)

Rating : 8

Dopo le ottime premesse gettate col terzo album "The Ogre Inside" di fine 2017, il combo guidato dal frontman Philippe Deschemin torna col secondo atto della trilogia basata sul personaggio di Mr. Strangler. Se il precedente capitolo aveva rappresentato un significativo e decisivo giro di boa per la band francese, che aveva infuso massicce dosi di possanza metallica all'impianto industrial-rock dei primi tempi, con questa quarta fatica sulla lunga distanza i Porn rinsaldano la propria posizione, confermando di aver imboccato la strada giusta nel migliore dei modi. Laddove il primo atto narrava di una battaglia interna volta a liberare il proprio "vero" Io ed i relativi desideri oscuri, il secondo atto descrive come questi ultimi vengano messi in pratica attraverso omicidi e massacri, sguinzagliando quell'"orco interiore" che, vincendo lo scontro interno, aveva dato vita a Mr. Strangler. Corredato ad hoc dai samples delle voci di noti serial killer come Manson, Dahmer, Ramirez etc. e prodotto in maniera impeccabile (il mastering è opera di quel Tom Baker già al lavoro sui dischi più importanti di Nine Inch Nails, Ministry, Rob Zombie, Marylin Manson...), nonché confezionato in un bel digipack completo di booklet che conferma la grande visione d'insieme del gruppo anche a livello grafico, il nuovo album - in uscita il 22 febbraio - presenta un bilanciamento ancor più efficace delle componenti, unito a strutture di classe ed arrangiamenti splendidamente rifiniti. L'apertura è all'insegna dell'energia metallica e dell'impatto con la tirata "Choose Your Last Words", cui si affiancano per possanza la rocciosa "Here For Love" e la solidissima "My Rotten Realm", quest'ultima scelta come singolo pre-album e rilasciata in formato digitale a metà dicembre. La band transalpina, guidata da un Philippe sempre più abile nel modulare al meglio la propria versatile e convincente voce (sino a spingersi con ottimi risultati verso cantati più cavernosi, memori di quegli ultimi Fields Of The Nephilim che sono fra le influenze principali dei Nostri), continua a colpire nel segno col suo mix di chirurgica potenza, pathos, tensione emotiva ed intensità, convogliando nei momenti più duri una serie di finiture di classe che corroborano un piglio comunque ben distante da canoni tipicamente metal, fra synth impiegati con sagacia e refrain di pregiata fattura che esaltano l'enfasi riposta in ogni frangente. Se "Evil Six Evil" apre ad una maggior accessibilità senza comunque mai ammiccare, sull'onda di quel pathos sempre tangibile che permea pienamente anche un raffinato e passionale momento dark-rock come "Tonight Forever Bound", la seconda parte dell'opera spinge invece verso l'enfasi drammatica a tinte dark/gothic con alcuni fra gli episodi migliori del lotto: la più pacata e fine "Eternally In Me", una "The Radiance Of All That Shines" che si anima con la durezza delle chitarre in un sontuoso crescendo, quella "Abstinent Killer" che si muove su cadenze più lente per poi farsi anch'essa poderosa e, infine, l'intenso atto finale "The Last Of A Million". Tutto questo e molto di più in un disco ispirato, solido, privo di cedimenti, completo in ogni sua parte e di enorme compattezza, ulteriore e nitido segnale di come il potenziale della band sia altissimo e di come i Nostri, forti di una credibilità e di un carisma non comuni, possano seriamente candidarsi a diventare una delle 'big thing' della scena dark/goth/industrial metal.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://porntheband.bandcamp.com/

http://www.echozone.de/