31-07-2015
NOX INTERNA
"Spiritual Havoc"
(Echozone)
Time: (52:12)
Rating : 6
Debutto su Echozone per questa band dal piglio gothic rock commisto alla durezza incisiva dell'industrial metal di gruppi come Rob Zombie, Marylin Manson e Rammstein, strada oramai saldamente imboccata a partire dal precedente album del 2011 "The Seeds Of Disdain", dove il leader Richy Nox abbandonava l'iberica lingua madre - che permea invece il più riuscito lavoro d'esordio "XIII (Trece)" - per passare al più internazionale inglese. Passaggio quanto mai fatale per la formazione iberico-tedesca, visto che nel suo 'periodo spagnolo' con la vecchia formazione essa fece uscire le sue migliori composizioni malinconiche e sentite, tralasciando la durezza delle sonorità attuali e dedicandosi di più all'emotività intrinseca nell'anima goth del progetto. Ora, invece, con Richy Nox trasferitosi a Berlino e con il cambio di formazione che ne è susseguito, troviamo i Nox Interna standardizzati su pezzi tutti uguali tra loro, che lasciano un tantino insoddisfatti durante l'ascolto di quest'ultima fatica in studio. "Spiritual Havoc", uscito in confezione digipak a tre pannelli contenente anche il libretto dei testi, procede impeccabilmente attraverso riff duri, synth malinconici che fanno da riempitivo e marce elettro-metal che dopo un po' fanno venire il dubbio di essersi impantanati ad ascoltare la stessa traccia in loop più e più volte. Se si vogliono proprio estrapolare episodi di un certo spessore dal piattume generale, possiamo ricordare uno dei due pezzi cantati in spagnolo, "Agua De Vida", dal piglio chitarristico quasi rock 'n roll, e la cover di Billy Idol "Rebel Yell", che ben si adatta all'andazzo generale. Album sicuramente ben eseguito e duro come la roccia, ma che manca di quel pizzico di varietà in più che avrebbe potuto renderlo più diversificato e scorrevole rispetto al colloso incedere meccanico e ripetitivo che è invece il risultato finale.
Lorenzo Nobili