31-08-2013
DEVILSKISS
"Albtraum"
(Danse Macabre)
Time: (40:45)
Rating : 7
Nati nel 2000 per mano del vocalist e compositore Ronny Jurk, ex Area 51 (notevole act synthpop tedesco), i DevilsKiss sono uno dei nuovi acquisti della blasonata Danse Macabre, che offre alle sue band il massimo contributo in fase di produzione e distribuzione. Giunti al primo lavoro quest'anno, con una formazione appassionata (Michael Schulze alle pelli, Jordi Rubio Auguets alla sei corde e Ben al basso) i quattro hanno fatto la cosiddetta gavetta, pubblicando brani su compilation targate Sonic Seducer e Zillo, créme de la créme del giornalismo tedesco, e Batbeliever Releases, in collaborazione con la fondamentale Indigo. Ecco il primo full-lenght, prodotto dalla band stessa e da Louis Manke, interamente composto dal frontman Ron, fatta eccezione per qualche brano firmato dal chitarrista. Quaranta minuti di sano goth-rock metallizzato, di chiara matrice Secret Discovery o Love Like Blood di fine carriera, in linea con un'altra ottima band selezionata dalla label di Bruno Kramm, vale a dire i Mystigma. "Albtraum" lascia sì poco all'immaginazione, ma è presentato con molta professionalità e dimostra le capacità di una band che, crescendo, potrebbe in futuro segnare un buon contributo nella scena. Il genere scelto è tipicamente figlio del mercato germanico: quella linea labile tra goth e metal che nel terzo millennio ha mostrato diversi sbilanciamenti, forse etichettata come aggressiva dal pubblico italiano, ma molto seguita in patria. Uno stile che comunque ha sempre riempito i festival e accontentato un po' tutte e due le parti. "Silbenkrieg" e "Fleisch" dimostrano tutta la pesantezza delle heavy guitars, ancora più potenziate da una sezione ritmica possente e un cantato in tedesco molto coriaceo. "Der Schmied" è affidata a riff più orecchiabili, danzabili e coinvolgenti, grazie anche a pennate molto eleganti e un ritornello anthemico. "Hölzerner Kelch" introduce l'elettronica e un macabro tappeto sinfonico di tastiere, mentre "Henkersmahl" introduce suoni classici sposati alla perfezioni con l'electro-goth d'autore, senza tralasciare le sfuriate metalliche. Un disco molto fisico, forse ancora un po' ingenuo per certe soluzioni, ma la bravura della Danse Macabre sta nello svelare act che hanno le carte in regola per sfondare in futuro con dischi molto più progrediti. Per adesso, promossi con sincera speranza.
Max Firinu
http://www.dansemacabre-group.com/