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10-09-2007
NUCLEUS TORN
Gli esploratori del subconscio
di Paolo Sola
Poesia ed oscuri presagi, momenti di concitazione e spiragli di luce che squarciano le tenebre più fitte: questi le colonne portanti di "Nihil", debutto sulla lunga distanza della formazione elvetica. Il viaggio mentale musicato dai Nucleus Torn è un autentico caleidoscopio sonoro, un affollato crocevia dove le influenze più disparate trovano eguale spazio. Fredy Schnyder, compositore e patrocinatore del progetto, si è rivelato personaggio misterioso ed imperscrutabile, abile nel descrivere esaurientemente il background cui la band attinge, ma altrettanto enigmatico nel fornire informazioni più dettagliate riguardo la componente concettuale e filosofica del gruppo. Profondamente isolazionista, estraneo alle dinamiche che animano la scena in cui i Nucleus Torn, volenti o nolenti, gravitano, Fred non identifica nella creazione musicale un'estensione della propria personalità, ma un semplice mezzo per trasmettere emozioni. Ma non indugiamo oltre, e lasciamo la parola al diretto interessato...
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"Nihil" vede finalmente la luce dopo una gestazione piuttosto lunga, diluita in più fasi. Puoi illustrarne le tappe fondamentali?
"Nell'estate del 2002 ho iniziato ad elaborare nuove canzoni per il primo full-length dei Nucleus Torn. Il miniLP 'Krähenkönigin', anche se licenziato solo nel 2004, conteneva brani incisi sei anni prima. Era giunto il momento di confrontarsi con nuove soluzioni strumentali, di andare oltre le strutture più immediate e semplici che avevano contrassegnato le prime composizioni. Nella primavera del 2003, dopo alcuni mesi di lavorazione, sono iniziate le prime sessioni di registrazione, terminate tre anni più tardi con il missaggio e il mastering. L'incisione è stata effettuata nel mio studio casalingo, scegliendo di volta in volta, in base agli strumenti, le camere più adatte. Non vi erano deadline da rispettare o limiti di budget: abbiamo lavorato nella calma più totale, senza interferenze esterne. Le prime cinquecento copie autoprodotte sono andate esaurite in sei settimane, destando un certo interesse attorno al gruppo. La Prophecy si è accorta di noi e si è offerta di ristamparlo in una nuova versione completamente remixata e rimasterizzata."
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Il vostro sound presenta sfumature differenti, indice di un background eterogeneo dove trovano spazio musica classica, folk, rock progressivo ed heavy metal. Quale, tra i generi summenzionati, ha avuto un peso maggiore nella vostra formazione musicale?
"Difficile dirlo. Attualmente, anche se ascolto numerosi gruppi dediti a queste sonorità, non credo di potermi dire influenzato da nessuno di loro. Al massimo, potrei menzionare alcuni amici. I Paysage D'Hiver, black metal band, e Daniel Schläppi, strumentista jazz, hanno influenzato sensibilmente la mia percezione della musica, e sicuramente ben più di musicisti con cui non ho mai avuto alcun tipo di contatto. Da un punto di vista tecnico finalizzato alla composizione, né l'heavy metal né il folk mi interessano particolarmente. L'intensità e la ricchezza melodica della musica classica rimangono ineguagliabili. La bilancia che, fino ad ora, ha dosato le diverse sfaccettature del nostro sound è destinata a spostarsi gradualmente: se in 'Nihil' è presente una distribuzione quasi eguale delle componenti sopraccitate, nei prossimi lavori ci sarà uno sbilanciamento verso altri lidi. Comunque, tra tutti i metodi possibili, quello utilizzato attualmente dai Nucleus Torn è uno dei più gratificanti: permette al compositore di esplorare determinate aree della musica, operando poi una sintesi degli elementi peculiari di ciascuna di esse. Questi assumono una nuova forma e vengono elevati ad un grado superiore, pur rimanendo all'interno di una struttura ben precisa che non fa perdere il contatto con l'essenza originaria del nostro sound."
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Il contenuto di "Nihil" è un crocevia di diverse influenze e sfugge ad un'etichetta ben precisa. Tuttavia, saresti in grado di descrivere sinteticamente l'identità sonora dei Nucleus Torn?
"Non amo le etichette, preferisco descrivere la mia musica come un insieme di canzoni emozionanti e grintose, un'unica combinazione di svariate influenze che riflettono il nostro desiderio di eseguire brani dinamici e ricercati. La nostra creazione artistica nasce dalla necessità di trasmettere sensazioni il più intense possibile."
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Hai ricevuto contributi da altri musicisti durante il processo compositivo o hai curato interamente la stesura di ogni pezzo?
"Ho scritto e arrangiato l'album intero. Ho utilizzato vari strumenti per scrivere le basi, come il salterio per 'Glass Spirit' o il piano per 'The Sunclad'. Al momento, utilizzo prevalentemente il pianoforte per comporre ed arrangiare simultaneamente le parti dei vari strumenti, annotando poi su carta ogni singola nota."
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Quali sono gli episodi più rappresentativi del vostro debutto?
"L'album non può essere smembrato in più parti. Ogni traccia è la rappresentazione di un momento, di un passaggio, un luogo differente di quegli scenari che cerchiamo di evocare nell'immaginazione degli ascoltatori. L'obiettivo che mi sono preposto è creare canzoni fra loro complementari, che differiscano per struttura ed emozionalità. Ad esempio, i brani più pesanti sono pervasi da un'atmosfera oscura, sinistra, mentre le parti di stampo folk sono contrassegnate da un'aura più gioiosa e positiva. Tuttavia l'album va analizzato nella sua interezza, e non come una serie di capitoli disgiunti l'uno dall'altro. È paragonabile ad una macchina: ogni ingranaggio è necessario per il funzionamento della stessa. Preso singolarmente, non ha alcuna funzionalità. Chi ascolterà l'album scoprirà ciò che avevamo in mente. Preferisco pronunciarmi il meno possibile al riguardo e lasciare al pubblico l'opportunità di esprimere le proprie opinioni, anche se diverse e contrastanti tra loro."
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Puoi illustrare i tratti essenziali del concept?
"'Nihil' è l'introduzione ad un viaggio in un mondo sconosciuto e, al tempo stesso, nel proprio subconscio. Ciascun brano analizza situazioni differenti in un mondo che, gradualmente, sta cadendo a pezzi. Lo stato di caos generatosi fa sì che due persone, trascinate dall'instabilità degli eventi, si perdano l'un l'altra. Il tema principale, dunque, è la separazione in circostanze avverse, mentre il trascorrere del tempo ci avvicina inesorabilmente all'ultimo giorno di vita. La fine si avvicina e assume le fattezze di un'ingannevole forma di liberazione. In 'Peregrina', ad esempio, descriviamo una terra desolata le cui mura di pietra si avvicinano al personaggio femminile; questi, successivamente, perde la vita nella lotta contro le forze che la sua presenza ha evocato attorno a lei. È la prima parte di un trilogia, la storia proseguirà nei prossimi album. In 'Knell' ci soffermeremo sul personaggio maschile, che va alla ricerca di lei, della sua anima. Comunque, solo con la pubblicazione del terzo lavoro, 'Andromeda Awaiting', saremo in grado di spiegare chiaramente il tema cardine di questo trittico. Chiunque ascolterà 'Nihil' potrà viaggiare con la mente, poiché il viaggio, per il momento, è il nostro obiettivo."
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Quali sono, dunque, le vostre fonti d'ispirazione: la poesia, la letteratura, esperienze personali o cosa?
"Ho studiato letteratura inglese ed ho potuto leggere molte opere della letteratura classica mondiale. Per quanto attiene i romanzi, recentemente ho focalizzato la mia attenzione su autori indiani, come Amitav Ghosh and Salman Rushdie; nel campo della poesia, invece, i miei autori preferiti sono William Blake, Robert Frost e, soprattutto, T.S. Eliot. Apprezzo anche la letteratura tedesca, e Dürrenmatt è l'autore che prediligo."
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Quali sono i punti di collegamento tra la copertina e il titolo dell'album?
"La funzione della copertina è principalmente estetica, decorativa. A parte ciò, non sono in grado di fornire nessun'altra informazione. Lascio al pubblico la possibilità di interpretare il significato della copertina, in quanto io stesso non l'ho fatto."
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Al momento della nascita, dieci anni fa, i Nucleus Torn erano essenzialmente un progetto solista. Ora possono essere considerati una band a tutti gli effetti?
"Non credo che i Nucleus Torn abbiano mai conosciuto un vero e proprio inizio. Esisteva però della musica, che poi, con questa denominazione, ho deciso di licenziare solo alcuni anni più tardi. Mi riferisco al miniLP 'Krähenkönigin', concepito per sola chitarra classica. Successivamente ho interpellato altri musicisti affinché si unissero al progetto e, fortunatamente, hanno aderito. Tuttavia i Nucleus Torn non sono mai stati, e probabilmente non saranno mai, un vero e proprio gruppo dove tutti i musicisti partecipano attivamente al songwriting e, durante la composizione, consumano assieme ingenti quantità di alcolici. Guardo alla band come ad un ensemble di strumentisti estremamente preparati che si uniscono per dare forma alle idee che ho in mente."
"I Nucleus Torn non sono mai stati, e probabilmente non saranno mai, un vero e proprio gruppo dove tutti i musicisti partecipano attivamente al songwriting e, durante la composizione, consumano assieme ingenti quantità di alcolici. Guardo alla band come ad un ensemble di strumentisti estremamente preparati che si uniscono per dare forma alle idee che ho in mente."
(Fredy Schnyder)
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I Nucleus Torn possono essere al contempo ruvidi e carezzevoli, pesanti o più delicati: è un riflesso della tua personalità?
"Preferisco non rispondere a questa domanda, perché io stesso non saprei definire con precisione la mia personalità. Comunque, potrei paragonare l'esperienza musicale all'esplorazione del mio subconscio: le emozioni che permeano le canzoni non sono instillate in esse coscientemente, né è possibile considerarle una diretta conseguenza di quanto mi accade attorno. Dunque, la sfera emozionale che caratterizza 'Nihil' non è propriamente il riflesso della mia personalità. Preferisco guardare al processo creativo dall'esterno, come uomo comune, e lasciare all''artista' le decisioni."
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Dal vivo, quale veste assumerà il vostro repertorio? I brani saranno riarrangiati o manterranno la conformazione originaria?
"Saranno sottoposti ad alcuni cambiamenti, questo è ovvio, poichè diversamente saremmo obbligati a chiedere la partecipazione di altri tre musicisti e proporci con una formazione di ben dieci elementi. Lo sforzo, sia per organizzare le prove che i concerti, sarebbe improponibile. Qualcuno di noi, credo, impazzirebbe!"
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Quali obiettivi vi siete posti con la pubblicazione di "Nihil"?
"Sono diversi, e li abbiamo già raggiunti. In primo luogo, l'album ha avuto ottimi riscontri a livello di critica; in secondo luogo, è stato un successo commerciale. Speravo di poter vendere le 500 copie della prima tiratura nell'arco di pochi anni, e invece sono andate esaurite in sole sei settimane. Non solo abbiamo recuperato il denaro investito, ma siamo riusciti a guadagnare anche una discreta somma, con la quale abbiamo acquistato del nuovo equipaggiamento per le future registrazioni. Infine, ma non in ordine di importanza, i successi in termine di vendite e critica hanno destato l'interesse della Prophecy, un'etichetta seria e professionale che ha reso reso possibile una diffusione su larga scala del nostro primo full-length."
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Sei coinvolto anche in altri progetti?
"I Nucleus Torn, fortunatamente, permettono al sottoscritto e agli altri componenti di esplorare generi diversi, soddisfacendo le aspettative di tutti i partecipanti al progetto. Posso anticiparvi che il prossimo album, 'Knell', sarà orientato maggiormente verso l'heavy metal, mentre 'Andromeda Awaiting 1', probabilmente, non presenterà alcun punto di contatto con le summenzionate sonorità. Non escludo, inoltre, la pubblicazione di lavori più vicini alla musica classica o al folk, se non addirittura affini al pop. In futuro potrei prender parte ad altre collaborazioni, ma, per il momento, non vi è ancora nulla di definito."
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Come giudichi la scena svizzera? Puoi menzionare qualche gruppo degno di attenzione?
"Non mi considero parte di alcuna scena. Ho il privilegio di interagire con musicisti di un certo rilievo, e tanto mi basta. Preferisco spendere il mio tempo con loro, invece di prender parte a fenomeni di aggregazione autoreferenziali e pubbliche presentazioni di personaggi malati di protagonismo."
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Ed ora, la tua personalissima play-list...
"Paradise Lost 'In Requiem', L'Ham De Foc 'Cor De Porc', Daniel Schläppi 'Forces', Dredg 'Catch Without Arms', Maurice Steger/Akademie Der Alten Musik Berlin 'Telemann Works For Recorder' e Antimatter 'Leaving Eden'."
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Quali sono i vostri piani futuri e immediati?
"Speriamo di poter pubblicare 'Knell' tra ottobre e novembre. Successivamente, proseguiremo con le registrazioni di 'Andromeda Awaiting 1'. A parte questo ci sono alcune attività già pianificate, ma non voglio rivelarle. La maggior parte di queste verrà ufficializzata tramite il nostro sito web."
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A te l'opportunità di chiudere questa chiacchierata come meglio credi...
"Grazie per l'intervista, grazie per il vostro interesse e supporto, lo apprezziamo molto!"
http://www.nucleustorn.ch/
http://www.prophecy.cd/