29-12-2008
LES FRAGMENTS DE LA NUIT
"Musique Du Crépuscule"
(Equilibrium/Audioglobe)
Time: (40:28)
Rating : 7
Les Fragments De La Nuit è la nuova scommessa della Equilibrium, un nome intrigante che evoca fantasie remote e suggestioni non ancora assopite. Il frammento, come molti nostri lettori sapranno, era una composizione poetica tipica dell'era romantica, mentre la notte, col suo influsso arcano e spirituale, era la padrona indistinta dei quadri del pittore romantico per eccellenza, Caspar David Friedrich, lo spirito che animava le composizioni dei grandi compositori dell'epoca, tra i quali ricordiamo l'immortale Chopin... Sin dal monicker prescelto per il proprio progetto, gli ultimi arrivati in casa Equilibrium sembrano dunque inserirsi a pieno titolo in quest'ottica storico-musicale. Già attivi nei circuiti delle colonne sonore indipendenti, i compositori Michel Villar (pianoforte) ed Ombeline Chardes (violino) hanno deciso nel 2005 di reclutare altri due violinisti ed un violoncellista per dare man forte alla squadra nella riproduzione dei sedici frammenti che compongono la loro opera prima, "Musique Du Crépuscule", rilasciata qualche mese fa sotto l'egida della label portoghese. L'album in questione si snoda attraverso una serie di composizioni semplici e lineari, tutte caratterizzate da una durata alquanto contenuta e costruite su armoniose trame intessute dal violino e dai tasti bianchi e neri, mentre gli altri strumenti, in compagnia di sporadiche apparizioni di cori femminili, vanno a donare ai brani un tocco ancor più atmosferico e fiabesco, avvicinando i Fragments De La Nuit a certi episodi di Stoa e Ophelia's Dream o, più alla lontana, ai nostri Ashram. Tuttavia, la mancanza di una vera e propria voce guida e la caratura fin troppo parsimoniosa delle maggior parte delle canzoni proposte, in vero poco distanti dall'essere considerate alla stregua di semplici intermezzi, rischiano di deludere le aspettative nei confronti dell'ensemble transalpino nel giro di pochissimi ascolti e di relegare l'album tra tutti quei dischi adatti quasi esclusivamente a ricreare un sottofondo atmosferico durante una serata disimpegnata da ascolti troppo complessi. Sia chiaro, la qualità di queste composizioni è lampante, ma per urlare al capolavoro avremmo davvero bisogno di un'opera integrale e non di semplici, anche se estremamente incantevoli ed emozionanti, frammenti di malinconica poesia...
Marco Belafatti
http://www.lesfragmentsdelanuit.com/
http://www.equilibriummusic.com