14-12-2008
THE TRIPLE TREE
"Ghosts"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (58:05)
Rating : 6.5
Presentato ufficialmente dalla Cold Spring nella compilation "John Barleycorn Reborn", uscita lo scorso anno, il progetto The Triple Tree è una collaborazione tra Tony Wakeford (per chi non lo ricordasse, già fondatore di Death In June e Sol Invictus, nonché di una sterminata lista di altri progetti) ed Andrew King, esperto studioso di musica tradizionale britannica; a loro si affiancano alcuni importanti collaboratori, su tutti John Murphy alle percussioni e Renee Rosen al violino. L'album è un omaggio al grande autore inglese Montague Rhode James, vissuto tra la seconda metà dell'800 e i primi del '900, reso celebre dai suoi racconti di fantasmi (di qui il titolo "Ghosts", dato al lavoro), ma anche grande esperto di storia medievale. I testi dei brani sono estratti dall'opera del narratore britannico, ma vengono spesso integrati dalle liriche di Wakeford e, in un solo caso ("Black Crusade"), da quelle di King. La musica, redatta per la quasi totalità dal creatore di Sol Invictus, è spesso un mezzo che commenta e accompagna i testi, facendo leva soprattutto su motivi folk sperimentali e, talvolta, su reminiscenze industrial-ambientali, collegando il risultato finale soprattutto all'opera di King (in particolare all'album "The Amfortas Wound"). La strumentazione utilizzata è assai vasta: dai classici basso, chitarra acustica, tastiere, flauto e violino, fino a misteriose percussioni, fischietti, cornamuse, field recordings ed ulteriori ritrovati elettronici; il tutto è segnato ovviamente dalle voci recitanti, con ampia prevalenza del tono stentoreo di King, sebbene non vada trascurato l'apporto della vocalist Autumn Grieve, che riesce a dare un colore soave a diversi pezzi. L'unico brano fortemente legato al vecchio stile di Wakeford, e forse il più accattivante di tutti, è "Three Crowns", già apparso nella compilation "John Barleycorn Reborn" e memore dell'esperienza dei Sol Invictus. Oltremodo impegnativo, "Ghosts" è un album di non facile ascolto, dato che la musica è in gran parte finalizzata a creare un substrato d'atmosfera divisa tra misteriose oscurità e ambientazioni antiche; di conseguenza è pressoché fondamentale seguire le parole dal libretto per lasciarsi trascinare nel vortice dei suoni. Il connubio testi-musica riesce a tratti alquanto bene, ma il lavoro nel complesso rimane poco immediato, ed alcune soluzioni sonore rischiano di fiaccare l'ascoltatore. Era lecito aspettarsi qualcosa di più da questi due importanti autori.
Michele Viali
http://www.myspace.com/thetripletree