Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

31-03-2008

AYTHIS

"Doppelgänger"

Cover AYTHIS

(Paradigms Recordings)

Time: (42:53)

Rating : 6.5

Non è raro, per chi frequentemente si occupa di un certo tipo di sonorità, imbattersi in musicisti provenienti dalle frange più estreme del metal che, di punto in bianco, decidono di dedicarsi (a volte con successo, altre volte meno) a progetti paralleli che affondano le proprie radici nella musica neoclassica più funebre, spesso e volentieri influenzata da forti richiami medievali e governata da angeliche voci femminili. In questi ultimi anni, le composizioni di Dargaard e Die Verbannten Kinder Evas ci hanno dato più di un motivo per poter apprezzare questo tipo di realtà, verosimilmente accostabili ad act ben più rinomati (Arcana, Elend) e colti (Dark Sanctuary, Autumn Tears), pur pagando, in fatto d'originalità e qualità della proposta, doverosi tributi ai vari maestri ispiratori. Aythis, novello solo-project della cantante/tastierista francese Carline Van Roos (già membro di due doom metal band quali Remembrance e Lethian Dreams), si muove fondamentalmente sulle stesse coordinate tracciate dai due ensemble sopraccitati, ma anche su quelle del duo al femminile Artesia, recente scoperta di casa Prikosnovénie. Nell'album d'esordio "Doppelgänger", gentilmente inviato alla nostra redazione dalla stessa Carline, possiamo ritrovare tutti quegli stilemi che hanno caratterizzato il genere sin da quando gli immortali ed inimitabili Dead Can Dance gli diedero una forma ben precisa: la voce femminile caratterizzata da coloriture sfumate ed impalpabili, le percussioni marziali ed ultraterrene, gli archi sintetizzati, distanti e solenni, il pianoforte più romantico e malinconico. Sotto il sole non c'è nulla di nuovo, ma l'album della Nostra si muove abbastanza bene in questo mare di cliché che raramente stancano, senza mai lasciare spazio alla noia ed allietando per quasi tre quarti d'ora le nostre menti e le nostre orecchie. Attraverso una giusta rifinitura di quegli aspetti del proprio sound ancora un po' troppo manieristici ed impersonali, Aythis potrebbe un giorno compiere il grande salto nel mondo della 'heavenly music', mai avaro di bravi ed onesti musicisti; dal canto nostro, non ci dispiacerebbe affatto vedere la giovane Carline accasata presso qualche label di maggior rilievo internazionale, in grado di promuovere nel modo giusto il suo piccolo grande talento.

Marco Belafatti

 

http://aythis.free.fr

http://www.paradigms-recordings.com/