10-01-2008
VV.AA.
"John Barleycorn Reborn - Dark Britannica"
(Cold Spring/Woven Wheat Whispers/Audioglobe)
Time: CD1 (76:52) CD2 (79:21)
Rating : 7.5
Fino a pochi anni fa era impensabile che un prodotto come "John Barleycorn Reborn" potesse uscire per un'etichetta dedita principalmente all'industrial come la Cold Spring. Ma i tempi cambiano, e di molto. Negli ultimi anni c'è stato un interessamento notevole da parte di label di nicchia per le manifestazioni musicali più tradizionali e legate al passato: forse in Inghilterra cominciò tutto con le ricerche dei Current 93, ma anche i lavori della Storm di Michael Moynihan (Blood Axis) aiutarono ad arrivare ad una svolta in questo senso, fino a giungere ad alcune sub-label programmatiche (tipo la Percht o la Ahnstern, 'appoggiate' alla Steinklang Industries) che fanno spesso della loro produzione un inno agli antichi suoni acustici locali. L'opera in questione raccoglie 33 brani di autori che recuperano le proprie radici attraverso la musica, esplorando il folk dell'età oscura per eccellenza: il medioevo. Tramite i suoni veniamo catapultati in un passato di cui è possibile rivivere rituali e credenze: si tratta di quell'Inghilterra oscura ("Dark Britannica", appunto) compresa tra l'era romana e i tempi antecedenti l'invasione dei Sassoni. Lo stesso titolo della compilation ci conduce all'immagine leggendaria e medievale di John Barleycorn, protagonista di una classica folk-song inglese che racchiude valenze rituali, rurali e magiche; non a caso i due CD sono stati concepiti durante il Lammas (1° agosto), giorno in cui tradizionalmente si celebra nelle comunità rurali il primo prodotto della mietitura. Il fine di una così ampia raccolta è anche di presentare tanti autori che finora sono rimasti ai margini, non considerati dai media e nemmeno dal music-business alternativo: vi troverete quindi dinnanzi a tanti nomi sconosciuti che da tempo si impegnano nel far rivivere il passato attraverso una strumentazione classica (principalmente la chitarra acustica), ma anche ricercata. Accanto a questi appaiono alcuni musicisti celebri, il cui approccio alla materia è sicuramente meno folk e meno tradizionale, ma comunque di grande impatto: mi riferisco a While Angels Watch, Martin Bates, Sol Invictus, Andrew King, The Triple Tree (nuovo progetto di Tony Wakeford ed Andrew King), Sieben (Matt Howden) e Peter Ulrich (ex-Dead Can Dance). Una terza parte della compilation, contenente altri 33 brani di altrettanti autori, è disponibile per gli acquirenti di "John Barleycorn Reborn" tramite download dal sito della Woven Wheat Whispers, label co-produttrice del lavoro: si chiude così un'opera mastodontica che abbraccia nel modo più ampio possibile la scena folk inglese contemporanea. Parallelamente a tutto ciò potrete scoprire, con questo doppio CD, l'ideale anello di congiunzione tra le tante realtà neofolk (alcune molto vicine ai suoni del passato) e la scena folk tradizionale, forse (finora) troppo snobbata e veramente lontana da qualsiasi linea trendy dei tempi moderni.
Michele Viali
http://www.john-barleycorn-reborn.com/