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Room 105

18-07-2015

INDIA CZAJKOWSKA & SEBASTIAN MADEJSKI

"Tance Snu"

Cover INDIA CZAJKOWSKA & SEBASTIAN MADEJSKI

(Zoharum)

Time: (59:59)

Rating : 9

Se già conoscevamo la bravura compositiva e le grandi capacità artistiche - specialmente canore - della splendida musicista polacca India Czajkowska, sia per il suo eccellente esordio solista del 2008 "Cosmospir" che soprattutto per le fruttuose collaborazioni successive (buona ultima quella con Mirrorman nel magnifico album "Secretia", anch'esso patrocinato dalla Zoharum), ci suona invece del tutto sconosciuto il nome di Sebastian Madejski, suo connazionale e partner in questo lavoro uscito a fine 2014... Eppure Sebastian, benché a quanto pare alla sua primissima uscita discografica, deve essere senza dubbio un musicista e cantante di buona esperienza, dal momento che a conti fatti contribuisce esattamente quanto la rinomata India alla riuscita di un'opera davvero sorprendente. Al duo, nato come improvvisazione nel 2011 e qui impegnato - oltre alle voci - con piano, synth, campionatori, flauto, dulcimer etc., si affiancano tre ospiti per chitarra, percussioni e viola da gamba, onde completare l'ampia gamma di strumenti con cui tingere di autentica magia le undici composizioni di questo inatteso gioiello. Un suono che vive di avvolgente dolcezza melodica e suggestioni antiche ora più sinfoniche, ora più 'folk', dove comunque si avverte forte la natura d'improvvisazione che ha contraddistinto la genesi del progetto, non solo grazie a finiture vintage, ma soprattutto per una versatilità di suoni ed arrangiamenti che è il segno inequivocabile della più totale libertà artistica. Libertà e versatilità che si riversano in pieno anche nei cantati, con entrambi i protagonisti abilissimi nel dare pieno sfogo ai rispettivi talenti e nell'intrecciarsi/completarsi con risultati entusiasmanti, che si tratti di adottare un approccio più lirico e teatrale od uno più ligio al supporto dell'atmosfera ricercata. Il songwriting è altrettanto variegato e ricco di sorprese, e l'immane quantitativo di virtuosismi vocali e preziosismi strumentali non inficia mai il pathos, che gronda a fiumi dalla dolce e suadente opener "Entoihen" sino alla conclusiva "Ane Kaliman", dal respiro più antico e tradizionale. Un'ora di musica di altissimo livello e spessore senza la minima caduta di tono, con picchi memorabili quali la drammatica "Natres", l'appassionata e piano-based "Neritiese", la più operistica e teatrale "Hosenais" e, soprattutto, due momenti a dir poco pazzeschi per estro e capacità esecutive come "Kan Di Kam" e il mastodonte (oltre 11 minuti) "Sirhe Noria". Un lavoro ispiratissimo che la stessa label consiglia ai fans di nomi quali Ataraxia, Jack Or Jive, Rajna, Collection D'Arnell-Andrea e Louisa John-Krol, e noi aggiungeremmo volentieri alla lista anche Caprice, Oöphoi ed Helium Vola, tanto per intenderci ancor meglio. Delle 500 iniziali copie dell'edizione ecopack a sei pannelli ne restano solo 50, quindi il consiglio è quello di affrettarsi e di non farsi scappare una simile perla, il cui titolo significa, non certo per caso, "le danze del sogno". Imperdibile.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.indiaczajkowska.com/

http://zoharum.com/