16-07-2007
ABNOCTO
"Simon Magus"
(Waerloga)
Time: (43:17)
Rating : 7.5
È un mondo fantastico e fiabesco quello in cui ci trasporta la musica degli Abnocto, duo svedese composto da quei Simon Heath e Simon Kölle che, oltre ad essere i titolari della Waerloga (label apertamente dedita alla musica dark ritualistic fantasy), già ci avevano piacevolmente sorpresi col progetto Za Frûmi (autore di ben cinque lavori fra il 2000 ed il 2006). Oltre alle svariate compilation alle quali Abnocto hanno partecipato in passato, Simon Heath è anche la persona che si cela dietro al titolato progetto Atrium Carceri (ben noto a chi segue le vicende di casa Cold Meat), particolare che sicuramente ha influito nel far crescere l'attesa per un esordio che il duo aveva già registrato nel 2003, ma che solo ora vede la luce. L'opera, peraltro registrata durante una settimana trascorsa in isolamento quasi totale dal duo a 60 metri sotto Stoccolma (!), si rivela un piccolo gioiello fatto di sonorità capaci di evocare con forza scenari e visioni di un mondo che esiste solo nelle più audaci fantasie, come dimostra da subito l'incipit ancestrale, solenne e fiabesco "Spiritus Arma". Spunti neoclassici di grande effetto, percussioni solenni, soundscapes degni di una colonna sonora fantasy, melodie antiche, suggestivi archi, voci che spuntano dal nulla (per fornire tasselli importanti per la comprensione di un concept molto interessante, ben illustrato nello spartano booklet) e pura oscurità ambientale contribuiscono a creare un mondo a parte, nel quale calarsi chiudendo gli occhi e lasciandosi catturare dalle atmosfere che tanto abilmente il duo riesce a ricreare con la propria musica. Proprio come in una soundtrack, gli umori si alternano legati da un filo conduttore: l'oscurità di "Prophecy", l'incedere rituale di "The Witch", i toni ossessivi di "Deadman", i suoni che squarciano il buio di "The Garden", le melodie fiabesche di "Arcane Knowledge", la tetra title-track e l'oscuro, pomposo finale con "Petrus"... Gli Abnocto, pur non inventando nulla, ma anzi sfruttando sapientemente sonorità già ben interpretate in passato da Die Verbannten Kinder Evas, Arcana, Dargaard ed altri, riescono a confezionare un debutto credibile e di tutto rispetto, perfettamente in grado di assolvere il compito che spetta ai lavori di questo genere: evocare con la forza ed il carattere delle proprie trame strumentali visioni di mondi fantastici nei quali l'ascoltatore possa viaggiare con la mente, finalmente libero. Missione compiuta.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.waerloga.com/abnocto/