08-07-2007
ADVERSUS
"Laya"
(Sonorium/Masterpiece)
Time: (35:57)
Rating : 7.5
Tempo di grandi rivoluzioni per i tedeschi Adversus, orfani di tre membri della precedente line-up (fra cui la cantante Susanne, unica fondatrice del progetto nel 2000 assieme al mastermind Rosendorn) ed oggi rinati con una nuova formazione a sei elementi (oltre ad un paio di ospiti). Ed anche il sound del gruppo, che nei due album sinora pubblicati ("Winter, So Unsagbar Winter" del 2003 ed "Einer Nacht Gewesenes" del 2005) si mostrava ancora fortemente ancorato a retaggi gothic metal, si evolve con forza verso quelle eleganti e sontuose atmosfere gotico/neoclassiche di scuola nordeuropea che già facevano parte del background di Adversus, ma che in passato dovevano coesistere con una durezza autoimposta che ne limitava l'effettiva riuscita. Questo nuovo EP, verosimilmente realizzato come preludio per il prossimo full-length, vede anzitutto Rosendorn abbandonare quei retaggi vocali tipici di certo metal estremo, ed anche l'apparato strumentale stempera i toni (specie nella chitarra, ora molto più acustica, e nella sezione ritmica) per approdare a sonorità decisamente più sinfoniche, agili, orchestrali e melodiche, sulle quali si adagia la bella voce della nuova arrivata Aysel, perfettamente a suo agio (specie nell'alternanza con lo stesso Rosendorn) in una band che, nonostante il rivoluzionamento di metà line-up, appare già molto coesa. Nascono così episodi molto meglio bilanciati e funzionali, come dimostra da subito "Der Wind Auf Den Feldern", presentata in un eccellente 'clubmix' che sfodera una vena elettronica sinora sconosciuta alla band; eccellente la title-track, mastodontico brano di oltre 14 minuti altamente intenso e pregevolmente pomposo, capace di crescendo davvero possenti. Bene anche la delicata carezza "Krähen Im Gewölk", che mette in bella mostra le doti della soave voce di Aysel, mentre anche il rifacimento della più datata "Seelenwinter" (dal debut del 2003) mostra di funzionare alla perfezione, denotando come e quanto siano cresciuti gli Adversus negli ultimi quattro anni (specialmente a livello di produzione). Chiude il cerchio la traccia video di "Deiner Schönheit Gewahr" (dal precedente album), catturata dal vivo lo scorso anno e perfettamente in grado di sottolineare le qualità di una band molto compatta, capace on stage di riproporre con grande intensità trame tutt'altro che facili. "Laya" rappresenta quel salto di qualità che ci si attendeva dagli Adversus, e getta interessanti premesse per quello che si preannuncia un terzo album all'insegna della conseguita maturità: la band ha infatti finalmente le carte in regola per dire qualcosa di realmente interessante in ambito gotico/sinfonico, ed anche se probabilmente la prossima opera suonerà più dura rispetto ad un EP dichiaratamente più suadente del solito, ora non c'è più motivo di temere d'imbattersi nell'ennesimo gruppo 'poco gothic' e 'troppo metal'. Si può quindi cominciare a scoprire questa particolare band partendo proprio da questo valido EP, in attesa di verificare se essa abbia davvero imboccato la strada giusta...
Roberto Alessandro Filippozzi